Sono quattro i Comuni in provincia di Messina bandiera blu:
Messina
- Alì Terme – Lungomare di Alì Terme
- Lipari – Stromboli Ficogrande, Vulcano Gelso, Vulcano Acque Termali, Canneto, Acquacalda
- Tusa – Spiaggia Lampare, Spiaggia Marina
- Santa Teresa di Riva – Lungomare di Santa Teresa di Riva
La riscoperta della Sicilia in fase post lockdown coronavirus ci porta ad osservare da vicino uno di questi, ovvero Tusa, nello specifico la frazione di Castel di Tusa
Come nasce Castedi di Tusa ?
Castel di Tusa o Marina di Tusa, è la frazione costiera di Tusa
Mentre la città di Alesa venne occupata in epoca araba dalla fortezza di “Qalat al Qawàrib” (“Rocca delle barchette”), il sottostante approdo, che doveva già essere stato attivo in epoca antica, si sviluppò probabilmente come borgo marittimo. Sotto i Normanni entrò a far parte del feudo dei Ventimiglia insieme a Tusa e prese il nome di “Tusa Inferiore” o “Marina di Tusa”.
Nell’approdo continuano a svolgersi i traffici commerciali in collegamento alla via tra la costa e l’interno, verso Enna, in uso fino al Settecento. L’approdo fu oggetto di contesa per i dazi che se ne ricavavano tra i Ventimiglia e il vescovo di Cefalù. In seguito alle incursioni dei corsari nel Seicento vennero potenziate le strutture difensive della costa, erigendo nuove torri e perfezionando il sistema di collegamento visivo. Il castello viene dotato di artiglieria con un ampliamento della guarnigione e sulla costa venne eretta la torre Selichenti.
Il sindaco Luigi Miceli, spiega la ripartenza.