“Leggere il documento allegato alla mozione di sfiducia dei deputati regionali del Movimento 5 Stelle ci spinge a delle riflessioni disincantate sulla loro ambiguità politica. Motivano questo attacco al Governo regionale con l’aggravio della cassa integrazione in deroga? Proprio loro che a Roma con il Premier Conte hanno illuso migliaia di lavoratori che ancora aspettano somme che non sono altro che un dilazionamento di debiti? E che dire della questione migranti? La Sicilia è stata umiliata perché usata come porto di scarico per trafficanti di esseri umani in piena pandemia. Mentre le nostre piccole attività provano a ripartire tra decine di dettami normativi, ai migranti viene consentito liberamente di circolare portando con sé il coronavirus, come a Noto.Il piatto forte di questo governo nazionale doveva essere il reddito di cittadinanza che a distanza di un anno si è dimostrato appunto uno strumento fallace e totalmente inutile: soltanto il 2% dei beneficiari ha trovato lavoro grazie ai famosi Centri per l’Impiego. Quei soldi potevano servire alle aziende per assumere personale e abbassare le tasse. Il governo Musumeci esce da due anni difficili a causa dei debiti record della Regione ereditati in più di 30 anni dalla cattiva politica. L’ultima, quella del governo Crocetta che ha rinegoziato il gettito fiscale siciliano massacrando ulteriormente il nostro disavanzo pubblico. Veniamo da una gestione di emergenza nell’emergenza che ha però prodotto risultati migliori di tante altre regioni: la nostra finanziaria regionale ha spostato più di un miliardo di euro in misure di sostegno concreto e il “modello” Sicilia è stato elogiato anche dalle Regioni del Nord visti i numeri rimasti ben al di sotto delle potenziali criticità legate al virus. Andava fatto molto di più dal governo centrale per sostenere il Sud: facile parlare di sfiducia mentre la Corte dei Conti blinda le possibilità di spesa della Regione. In questi anni abbiamo vissuto solo proteste pompose, ostruzionismi di ogni tipo e proclami cacofonici che alla fine hanno portato lo stesso movimento grillino ad implodere, perdere pezzi e consenso. Forse un po’ di autocritica non guasterebbe.”
Questo il commento dell’On. Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per la la Lega Sicilia per Salvini Premier.