Via al processo d’appello bis per l’omicidio di Marco Vannini, il bagnino di 20 anni ucciso da un colpo di pistola nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015 mentre era a casa della fidanzata, a Ladispoli (Roma).  “Mio padre diceva che Marco si era spaventato per uno scherzo, e io gli credetti perché non c’era nessuna ragione per non farlo”, ha dettoin una dichiarazione spontanea Federico Ciontoli durante la prima udienza del processo. “Dichiarazione vergognosa, nemmeno una parola per Marco”, ha detto la mamma di Vannini.

“Non c’era niente che mi spinse a non credere in quello che mio padre chiamò ‘colpo d’aria’, del cui significato non mi interessai più di tanto essendo stato solo uno scherzo”, aggiunge il figlio di Antonio Ciontoli, imputato nel processo.

La madre di Marco: “Parole vergognose” – “Dichiarazione vergognosa, nemmeno una parola per Marco”. Così Marina Conte, mamma di Marco Vannini, commentando le dichiarazioni spontanee di Federico Giuntoli, nel corso del processo bis di secondo grado. “Ancora non riescono a capire che è morto un ragazzo di 20 anni. Continuano a girare il coltello nella ferita”, ha aggiunto la madre al termine dell’udienza svolta a porte chiuse per l’emergenza coronavirus.

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