Dopo l’ufficialità della cessione del titolo, la società paladina ripartirà dal settore giovanile e dal campionato di Serie C o Serie D (palazzetto dello sport permettendo).
Ripartire dalle basi è l’unico modo per poter tenere viva la seconda squadra di pallacanestro paladina. Così alla fine è arrivato il comunicato stampa da parte del presidente Mauro Giuffrè sulla scelta, in parte dolorosa, di cedere il titolo di Serie B al Bologna Basket 2016, squadra militante in serie C gold regione emiliano romagnola. La causa principale è stata la mancanza di un impianto sportivo per poter svolgere le proprie attività e programmare la stagione cestistica 2020-21, quel PalaValenti che desta in gravi condizioni di disagio strutturale e che il Comune di Capo d’Orlando non potrà renderlo disponibile (vuoi per le mancate manutenzioni precedenti vuoi perchè adesso l’impianto necessita di interventi più collaudati) per l’inizio dell’autunno. L’alternativa c’era: il PalaFantozzi, casa dell’Orlandina Basket che milita nel campionato di Serie A2, ma che poteva rendere disponibile l’impianto ai biancorossi soltanto per 8 partite casalinghe e questa è stata l’ennesima mazzata che ha dovuto subìre la società di via Torrente Forno.
Da dove si ripartirà? : la Costa d’Orlando adesso progetta di ripartire dal settore giovanile che ben aveva figurato nei campionati under regionali con la possibilità di lanciare, nel mondo cestistico, nuovi talenti italiani che un domani diventeranno giocatori professionisti, tutto questo utilizzando una palestra degli istituti scolastici che gli metteranno a disposizione durante le ore pomeridiane/ serali. Se nel frattempo il Comune rimetterà a norma l’impianto di gioco sito sul lungomare Andrea Doria, allora si potrà programmare la stagione dilettantistica con il campionato di Serie D (o Serie C, ma solo in tempi brevi di adeguamento), inserendo tanti giovani under 18 e qualche innesto d’esperienza over 30 verso fine carriera, per dare solidità all’organico del confermato coach Peppe Condello insieme ai suoi assistenti e a tutto lo staff tecnico.
La Costa d’Orlando, dopo solo 8 anni di attività, ripartirà dalle fondamenta e spera di ritornare presto nei campionati semi-professionistici: qualora sarà disponibile un’ impianto di gioco nel territorio di Capo d’Orlando.