Anche oggi la discarica di Alcamo ha lascito fuori i mezzi carichi di rifiuti, compresi quelli provenienti da Milazzo.
Stanotte alle 02:00, sei compattatori sono partiti da Milazzo e soltanto alle 16:00, dopo ben 14 ore di attesa, si è avuta la conferma che non avrebbero scaricato; quindi sono ripartiti per rientrare in sede.
Alle 19:00 il Comune ha ricevuto la comunicazione, telefonica, che domani potrà scaricare.
Giusto il tempo di sostituire gli autisti, quindi, si ripartirà per rientrare domani sicuramente nel tardo pomeriggio.
Una situazione assurda – sottolinea il sindaco Formica -. È evidente che così non si può andare avanti ed è inaccettabile che il governo Regionale, competente in materia di impiantistica, faccia finta di nulla. Vorrei fosse chiaro a tutti i cittadini che il 24 giugno, con un decreto, la Regione ha stabilito che a partire dal giorno successivo avremmo dovuto conferire i rifiuti ad Alcamo e non più a Lentini, depotenziata a causa delle note inchieste della magistratura. Così abbiamo iniziato a fare, con un maggior costo di oltre 150 mila euro al mese. Contemporaneamente abbiamo scritto a tutte le Istituzioni nazionali e regionali, comprese Corte dei Conti e Procura della Repubblica per denunciare questo scandalo.
Due giorni fa arriva il sequestro anche dell’impianto di Siculiana, dove viene conferito il rifiuto proveniente da Alcamo e quindi siamo precipitati nell’emergenza.
Ieri è stato consentito ai titolari dell’impianto di Alcamo di portare la spazzatura dopo il trattamento meccanico biologico, alla discarica di Lentini, che è quella dove Milazzo non può più andare direttamente. Risultato, i nostri rifiuti partono da Milazzo, arrivano ad Alcamo e da lì vanno a Lentini, ma noi non possiamo portarli direttamente a Lentini. Centinaia di migliaia di euro in fumo e tonnellate di spazzatura che fanno il giro di Sicilia”.
Il primo cittadino sottolinea poi che nella giornata di domani si potrà raccogliere soltanto il vetro perché gli unici mezzi vuoti sono quelli utilizzabili per questa frazione.
Da qui l’invito a non esporre l’umido. “Ci auguriamo – conclude Formica – che questa follia cessi al più presto perché di questo passo il sistema andrà al collasso prima della fine del mese di luglio”.