“Le norme nazionali, il cosiddetto decreto Balduzzi, impongono per i punti nascita precise disposizioni per la sicurezza delle partorienti e dei nascituri e un numero minimo di parti l’anno, che purtroppo quello di Sant’Agata di Militello non raggiunge. Occorre quindi una apposita deroga del ministero della Salute. Servendo però l’ospedale anche un bacino come l’ampio comprensorio dei Nebrodi, ha tutte le caratteristiche perché questa deroga sia concessa”.
Lo ha detto la capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana Elvira Amata, commentando le recente protesta delle mamme che chiedono la riapertura del punto nascita. “L’assessore alla Salute Razza mi ha confermato – aggiunge Amata – che ha già messo a disposizione oltre un milione di euro per l’adeguamento strutturale dei locali del punto nascita, somme che però non possono essere utilizzate fino a quando non verrà concessa la deroga. E certamente l’ASP di Messina, ottenuta la deroga, troverà il personale necessario. Allora chi vuole dimostrare fattivamente interesse a che venga riaperto il punto nascita, sensibilizzi il ministro alla Salute affinché conceda al più presto la deroga, invece di nascondersi dietro pretestuose strumentalizzazioni partitiche”.