Giorno 31 Venerdi u.s. ho partecipato all’iniziativa fatta nel piazzale dell’ospedale di Sant’Agata di Militello per la riapertura H24 del Punto Nascita; in quell’occasione ho consegnato alla Giornalista della Rai Antonella Gurrieri un documento sull’Ospedale di Sant’Agata Militello; su cui la Giornalista ha mostrato il suo grande interesse rimandando ad apposito futuro appuntamento la trattazione con riprese televisive apposite. Preciso che la stessa documentazione è stata da Me prodotta al protocollo del Comune di Sant’Agata di Militello quale osservazione al Piano Triennale andato in Consiglio Comunale nel 2018. Il DOCUMENTO da Me redatto con appositi allegati a supporto tratti dal sito dell’ASP di Messina e dall’Agenzia delle Entrate sezione Territorio (Catasto), è in corso di trasmissione alle varie autorità Competenti della Regione Siciliana del Ministero e della Procura della Corte dei Conti: trattasi degli oltre 20 Miliardi di lire spesi in c.da Calarco-Cuccubello circa 30 Anni fa per la costruzione del Nuovo OSPEDALE di Sant’Agata di Militello (ME). Questo documento è stato consegnato anche ad un Componente dell’Attuale Commissione Sanità della Regione Siciliana sperando una prossima trattazione dell’argomento a cui io come CITTADINO e tecnico – ingegnere possa dare tutti i chiarimenti del caso, preso atto delle gravi deficienze tecnico – amministrative fino ad oggi riscontrate da parte dell’ASP di Messina e dagli Uffici Regionali.

Ho deciso di scrivere questo commento dopo aver letto e riletto l’articolo sopra pubblicato in cui l’Onorevole AMATA di FdI tratta l’argomento del punto di Nascita è Ci Comunica che fin quando il Ministero della Salute non dà la Deroga: come si suol dire in dialetto: CIAO – CIAO punto di nascita, aspetta e spera; in sostanza Noi Cittadini dobbiamo chiedere conto e ragione al Ministero se il Punto di Nascita non sarà attivato; in altre parole butta la palla nel campo della politica scaricando il problema sul Ministero; Mi chiedo e Chiedo: e qualche Mese fa per l’attivazione del Centro COVID non era necessaria nessuna deroga. Scusate il mio senso un po’ ironico nel trattare l’argomento abbastanza importante e grave; mi stupisce che la Grande Regione in questo caso non trova una soluzione anche per l’urgenza, lasciando Soli a decidere caso per caso il PERSONALE SANITARIO con tutte le responsabilità di cui si fanno carico. La cosa che mi lascia perplesso è che viene data la notizia del finanziamento disponibile della Regione in un plesso che già la Regione nella sua pianificazione sa o dovrebbe sapere che prima o poi dovrà essere chiuso in quanto struttura non accreditabile per Ospedale per deficienza di spazzi a servizio e da regolarizzare ai fini della SICUREZZA e SISMICA; quindi da SOSTITUIRE con l’ospedale da completare di C.da Calarco – Cuccubello di Sant’Agata di Militello, dove 30 anni fà sono stati spesi oltre 20 Miliardi di lire ( 10 milioni €. ) e per cui l’ASP di Messina prevede per il 2020 la spesa dl 20 Milioni di € per il suo completamento. Per cui chiedo con la massima educazione e cortesia all’On.le AMATA di documentarsi sull’argomento, prima di lanciare la palla nel campo della POLITICA, perchè le PARTORIENTI alla scadenza della 36esima settimana non possono avvalersi di nessuna deroga. Naturalmente io resto a disposizione dell’On.le AMATA, Dell’ASP di Messina, della Regione e del Ministero; come Cittadino e Tecnico- ingegnere che ho espresso negli anni pareri urbanistici ed anche strutturali sull’attuale P.O. di fatto MEGA AMBULATORIO, di via Medici. Il messaggio finale è: GARANTIRE la Funzionalità del P.O. di via MEDICi; e COMPLETARE URGENTEMENTE il Nuovo OSPEDALE di c.da CALARCO -CUCCUBELLO. La Politica questa volta non ha alternative; proposte diverse sono: ARIA FRITTA. Faccio Notare e chiedo alla Politica di riflettere: a Sant’Agata di Militello si sono reperite €. 50 milioni solo per il completamento del PORTO e la politica non è capace o non vuole trovare tra €. 20 – 30 mlioni per il completamento dell’ OSPEDALE di CALARCO; nel contempo la Sanità PRIVATA s’INGRASSA a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Firmato. ing. Francesco Scurria

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