Nella foto: il prof. Nicola Scichilone


200mila persone con asma grave eosinofilico, arriva una “penna” per l’autosomministrazione

Il responsabile di Pneumologia del Policlinico “Giaccone” di Palermo Nicola Scichilone: “Più facile seguire la terapia prescritta di benralizumab a casa propria e in sicurezza col nuovo dispositivo pre-riempito”

PALERMO (16 set) – Sono 200mila i malati di asma grave eosinofilico e adesso è disponibile in Italia la nuova “penna” pre-riempita per l’autosomministrazione di benralizumab, farmaco biologico indicato come trattamento per i pazienti adulti con asma grave eosinofilico non adeguatamente controllato malgrado l’impiego di corticosteroidi per inalazione (ICS) a dosi elevate e beta-agonisti a lunga durata d’azione (LABA).  Il nuovo dispositivo sviluppato da AstraZeneca, semplifica la somministrazione della terapia sia per i medici che per i pazienti, che adesso potranno quindi beneficiare di un device sicuro e di ancor più facile utilizzo, rispetto alla già disponibile siringa pre-riempita.

La nuova penna pre-riempita permette di migliorare l’aderenza e di mantenere il controllo dell’asma anche in autosomministrazione, senza dover necessariamente recarsi in un centro ospedaliero per effettuare l’iniezione e ciò consentirà ai pazienti di risparmiare tempo limitando i propri spostamenti verso le strutture sanitarie, un valore aggiunto in questo particolare momento di post emergenza COVID-19 durante il quale è ancora necessario contenere la diffusione del virus in vista dell’autunno.

La disponibilità della penna è un ulteriore importante passo in avanti per i pazienti affetti da asma grave eosinofilico, gli specialisti e il Servizio sanitario nazionale stesso” – dichiara Nicola Scichilone, Responsabile dell’U.O. di Pneumologia del Policlinico “Giaccone” di Palermo e Docente di Malattie dell’Apparato Respiratorio all’Università di Palermo – “Oggi abbiamo a disposizione un nuovo strumento che contribuisce a migliorare ulteriormente l’assistenza terapeutica e la  qualità di vita, facilitando il controllo del medico nell’implementazione della terapia e aumentando l’aderenza al trattamento che prevede la somministrazione del farmaco una volta ogni quattro settimane per le prime tre dosi, e successivamente una volta ogni otto settimane”.

La disponibilità del nuovo dispositivo, inoltre, arriva in un momento in cui presidi ospedalieri e ambulatoriali stanno ancora affrontando l’accumulo di ritardi delle prestazioni sanitarie causato dal COVID-19 e rappresenta quindi un ulteriore mezzo a disposizione degli operatori sanitari per gestire in modo sicuro l’assistenza dei pazienti.

“L’aderenza alla terapia è un aspetto fondamentale del percorso di cura dei pazienti e, senza di essa, non si può pensare di ottenere un miglioramento dei sintomi e di conseguenza della propria qualità di vita” – commenta Laura Mastrorillo, Presidente Federasma e Allergie Onlus. – “Una delle problematiche più diffuse che abbiamo riscontrato nel periodo dell’emergenza COVID-19 è stata proprio la difficoltà nella somministrazione dei farmaci, a causa dei timori e dei disagi nel recarsi presso gli ospedali. Questo ha provocato in molti casi la sospensione delle cure da parte dei pazienti e mai come in questo momento è quindi utile avere a disposizione strumenti che, come questo device di auto-somministrazione, siano in grado di agevolare una migliore gestione della terapia e dell’assistenza da parte dello specialista, favorendo la continuità terapeutica in totale sicurezza”.