La difesa richiede audizione di Lamorgese

La Procura di Catania ha nuovamente richiesto, come aveva fatto nella prima fase del procedimento, l’archiviazione di Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona ggravato per aver trattenuto per cinque giorni a bordo della nave della Guardia Costiera Gregoretti 131 migranti soccorsi nel Mediterraneo a luglio 2019. L’avvocato Giulia Bongiorno per la difesa ha chiesto sentenza di “non luogo a procedere” perché il fatto non sussiste. Bongiorno inoltre ha richiesto un approfondimento probatorio da parte del giudice al fine di accertare se le procedure di sbarco indicate nel capo di imputazione sono tutt’ora seguite dal governo Conte 2, anche procedendo all’audizione del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

In questo strano processo senza accusa, al presidente Nunzio Sarpietro toccherà tornare a vestire i panni del vecchio giudice istruttore. Perché è così, con la richiesta di acquisizione di nuovo consistente materiale probatorio su diversi altri sbarchi in cui i migranti sono stati trattenuti e sulle eventuali responsabilità di governo e, se riterrà, (solo dopo lo studio delle carte) con nuove testimonianze che, con tutta probabilità, si concluderà oggi l’udienza preliminare.
“Viviamo un momento di sospensione della democrazia. Il mio processo è una violenza alla Costituzione. Non avrei mai pensato di finire in tribunale, ma non mi vergogno. Dormo tranquillo con la mia compagna e vado con il rosario in tasca. Ho piena fiducia nella magistratura e penso che il processo non ci sarà proprio”. Così Salvini ieri sera ha scaldato alla vigilia la piazza dei suoi fan in una Catania blindata dove il prefetto Claudio Sammartino ha dovuto far annullare l’improvvisato caffè delle 8.30 tra il leader della Lega,  Meloni e Tajani a Piazza Duomo per evitare il contatto tra i manifestanti delle fazioni pro e contro Salvini che oggi daranno vita a ben quattro cortei.

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