Palermo – “La situazione causata dall’emergenza da Covid-19 sta mettendo in ginocchio numerose famiglie. È concreto il rischio di una crisi economica che toccherà tutti i settori produttivi della nostra Regione. Pertanto, non è possibile che a distanza di 5 mesi dal varo della Finanziaria, siamo ancora qui ad aspettare i contributi ai Comuni, bloccati per lungaggini burocratiche, per schede da compilare o per tilt informatici. Chiediamo risposte al Governo regionale, magari cominciando a snellire le procedure che permettono agli Enti Locali di accedere alla gran parte dei contributi, allo stato attuale spesi solo in minima parte”. Lo afferma Gianfranco Gentile,  il portavoce del CARS, il Comitato con oltre 250 Amministratori della Regione Siciliana al suo interno. “Altresì chiediamo chiarezza in merito ai 125 milioni del ‘Bonus Sicilia’ – continua il Presidente del Consiglio di Pettineo – che avrebbero dovuto dare ristoro a tutte le attività commerciali ma che a causa di storture procedurali non è stato possibile erogare da parte della Regione, con le relative nefaste ripercussioni per gli aventi diritto. Gente che nel frattempo si è indebitata e adesso vive in un limbo dal quale non si vede luce. Come Amministratori locali siciliani – conclude il Presidente Gentile – siamo anche in prima fila per i mancati servizi della sanità locale, la quale è in palese affanno. La gente è da noi che viene a chiedere conto e ragione se il settore non funziona. Metteteci in condizione di tutelare le nostre comunità. Ci sono pazienti in isolamento, lasciati letteralmente soli, senza nessun supporto sanitario e in attesa dei tamponi della speranza, spesso eseguiti a distanza di settimane. Chiediamo al Governo Musumeci di invertire la rotta perché così rischiamo la paralisi”.

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