Il generale Saverio Cotticelli, commissario alla Sanità in Calabria appena rinnovato, non sa rispondere alle domande del giornalista di «Titolo Quinto»
Epilogo tragicomico. a farne le spese è il generale Cotticelli che intervistato sui temi relativi al Covid e alla zona rossa in Calabria, è apparso sbigottito, perso, in alcuni momenti imbarazzatissimo sulla materia.
Tant’è che quando l’intervistatore gli ha chiesto perché non è stato fatto il Piano Covid in Calabria, l’ammissione scellerata del Commissario è stata: «Era compito della Regione Calabria, tanto che ho anche chiesto al Ministero della Salute di risolvere il quesito su chi avesse il titolo per farlo», dice, addirittura, schernendosi. Salvo poi ricredersi quando l’intervistatore l’ha messo dinnanzi alle sue responsabilità chiedendogli di sapere cosa ha risposto il Ministero. «Oh! avrei dovuto farlo io, già a giugno scorso?», dice mentre si toglie gli occhiali appannati dal sudore che gli gronda dalla fronte. Poi, svegliandosi dal letargo istituzionale che l’ha addormentato in questi due anni, in maniera savia ha sbottato: «Domani mattina mi cacceranno per questo».