Quarantena obbligatoria per chi rientra dall’estero. Anche per chi va a sciare oltre frontiera.
Due i vertici in giornata: il primo (alle 13) più politico a Palazzo Chigi tra Conte e i capi delegazione, l’altro tra i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza con le regioni (alle 16).
La maggioranza dei Paesi di confine sono concordi nel non riaprire gli impianti sciistici. Ma il governo è orientato a non limitare gli spostamenti trasfrontalieri neppure con quelli come l’Austria, che sono propensi a tenere aperto. In ogni caso saranno prescritti rigidi controlli sanitari, a partire dalla quarantena, per chi rientra. L’Italia, va da sé, terrà chiuse le stazioni sciistiche. “Gli impianti da sci e il sistema vacanze invernali che sono fondamentali per la nostra economia riapriranno quando l’epidemia si sarà raffreddata, speriamo nel giro di un mese, un mese e mezzo. I ristori saranno garantiti per tutte le attività che non potranno aprire” avrebbe detto il ministro Boccia alle Regioni, secondo quanto si apprende. “La sicurezza delle persone e la salute vengono prima di tutto. Dobbiamo chiudere questa seconda ondata evitando la terza e mantenendo la convivenza con il virus con il massimo della sicurezza – ha aggiunto Boccia-. Anche in Germania si è scelta la linea della massima prudenza, nella consapevolezza che- ha detto oggi il ministro Helge Braun- davanti a noi ci sono mesi invernali difficili, e questo vale fino a marzo” . I presidenti delle Regioni avrebbero quindi chiesto al governo di valutare la chiusura delle frontiere. L’obiettivo: evitare la concorrenza degli Stati europei che invece dovessero permettere le vacanze sulla neve (l’Austria, per esempio). Per le famiglie tema di grande interesse sono i ricongiungimenti nel periodo natalizio. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, chiede che siano consentiti solo i trasferimenti tra regioni in area gialla, questo avverrebbe anche nei casi in cui siano interessati parenti di primo grado. Ma circola anche l’ipotesi che a Natale possano stare insieme solo i conviventi. Da decidere, inoltre, il numero di persone che potrebbero partecipare a riunioni di famiglia. Sei, otto o dieci? Dipenderà dalla curva dei contagi. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Coronavirus-Dpcm-Natale-due-vertici-su-feste-e-vacanze-orario-negozi-coprifuoco-5f1a0738-a778-428b-820d-b7a944c2e2ba.html