Il G.I.P di Patti rigettò le richieste, il Tribunale del Riesame le accoglie in parte.
La Corte di Cassazione si pronuncerà presumibilmente a gennaio, l’esecuzione dell’Ordinanza del Riesame al momento è sospesa. L’inchiesta riguarderebbe alcuni affidamenti inerenti la gestione del servizio rifiuti del Comune di Capo d’Orlando.
Le richieste, in sospeso, degli arresti domiciliari sono per Enzo Sindoni, l’imprenditore Andrea Paterniti Isabella (consigliere comunale 2011/2016), ex assessore dimissionario lo scorso novembre ed il padre Antonio Paterniti Isabella.
Come si è arrivati alle richieste – Le indagini della Guardia di Finanza hanno portato alle richieste formalizzate dal pubblico ministero nel marzo 2020, ma il diniego del G.I.P, dove quest’ultimo non aveva ravvisato alcuna gravità indiziaria tale da sostenere le misure cautelari mediante ordinanza del 17 marzo 2020 dove il G.I.P. del Tribunale di Patti rigettava la richiesta di applicazioni di misure cautelari in relazione ai delitti di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio secondo l’ipotesi di accusa che vedrebbe quali principali protagonisti, due funzionari del Comune di Capo d’Orlando e taluni imprenditori e loro sodali operanti nel medesimo contesto territoriale, sostenendo a fondamento del provvedimento di rigetto, si legge che ”il compendio investigativo non integrerebbe un quadro dotato di adeguata gravità indiziaria, difetterebbe, nel caso in esame, la possibilità di sostenere, anche nei termini probalistisci richiesti del contesto cautelare e che i movimenti di denaro che l’attività di indagine ha disvelato siano qualificabili come remunerativi di un atto contrario ai doveri d’ufficio già compiuti o da compiere. Più in particolare gli elementi indiziari risulterebbero dotati di una non esaustiva forza dimostrativa a fronte del fatto che l’attività captativa disposta nei riguardi degli indagati non avrebbe condotto all’emersione di emergenze significative ed ove si consideri, altresì, in termini più generali le carenze che inficerebbero la pur articolata opera investigativa”.
Da qui l’impugnazione del P.M ed il Riesame del Tribunale di Messina depositata ad Ottobre, dove dalle motivazioni emergono contestazioni per atti contrari ai doveri d’ufficio, nello specifico secondo l’ottica accusatoria, ”sono tre le ordinanze sindacali sottoscritte dal Sindaco SIndoni che hanno comportato l’affidamento del servizio a favore della ”Gilma s.r.l” oltre il termine di legge e che per ciò dovrebbero essere qualificate come atti contrari ai doveri d’ufficio posti in essere da un pubblico ufficiale, costituirebbero il primo termine di una sinallagma illecito sussumibile nella previsione di cui all’art.319 c.p. Esse infatti, sarebbero state ”ricompensate” attraverso un articolato flusso di denaro a vantaggio del Sindoni, operato da coloro che della ”Gilma s.r.l” sono considerati i veri e proprio domini ( soggetti individuati in Antonio e Andrea Paterniti Isabella) e ”giustificato” attraverso il rilascio di plurime fatture per operazioni inesistenti.”
”Detti documenti sarebbero stati , in particolare, emessi a titolo di corrispettivo per un’attività di sponsorizzazione a favore della locale squadra di basket, appena approdata, negli anni in esame, nella massima serie professionistica, attività che, nell’ottica accusatoria, non sarebbe stata invero mai in concreto assicurata.”
L’attenzione investigativa si è anche concentrata su ulteriori movimentazioni di denaro intervenute, nel medesimo contesto temporale, tra l’Orlandina Basket s.r.l ed altre società che, secondo la prospettazione accusatoria, appaiono intranee al medesimo centro di interessi riconducibile ai Paterniti Isabella.
Nell’Ordinanza viene quindi ricostruita la rete dei fatti criminosi ed il ruolo dei singoli soggetti che a vario titolo hanno contribuito all’operazione scoperta dai magistrati arrivando quindi al parziale accoglimento dell’appello del P.M applicando la misura cautelare a Sindoni Roberto, Paterniti Isabella Antonio e Paterniti Isabella Andrea, sospendendo l’esecuzione ai sensi dell.art.310 terza comma, c.p.p sino al momento in cui la stessa diventerà definitiva. In data 2 luglio 2020 depositato il 23 Ottobre in cancelleria.