L’Unione Generale Consumatori di Messina si rivolgerà all’Autorità Regolamentazione Energia e Ambiente “Arera” per rappresentare le gravi irregolarità della delibera consiliare di Capo d’Orlando, approvata il 30 dicembre scorso, che ha stabilito le Tariffe Tari 2020.
L’associazione, a tutela dei legittimi diritti delle famiglie e delle imprese orlandine, che hanno già ricevuto la fattura per il Servizio Raccolta e Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani, nei prossimi giorni, con un articolato esposto, evidenzierà le criticità procedurali che hanno determinato gli eccessivi ed ingiustificati costi di circa 1.200.000 di euro, a carico dei cittadini del Comune di Capo d’Orlando.
L’Amministrazione Ingrillì, contrariamente agli impegni assunti e pubblicizzati a mezzo stampa, invece di riconoscere agli utenti una riduzione del 30% a seguito dei minori costi del servizio, tra quelli originari risalenti al 2018 pari ad euro 3.900.000 circa e quelli attuali di euro 2.700.000, certificato con il recente consuntivo 2020, con un’arbitraria applicazione della delibera Arera n.443 del 2019 ha continuato a tartassare gli indifesi cittadini.
Tutto ciò è confermato dalle deliberazioni Arera rivolte agli Enti Locali, finalizzate a disciplinare le procedure per l’individuazione dei costi effettivamente sostenuti dall’Ente che al 100% vanno ripartiti pro quota tra i singoli utenti.
Quindi ci appelliamo al senso di responsabilità e correttezza dell’Amministrazione Ingrillì, affinchè ritiri in autotutela la delibera di consiglio comunale del 30 dicembre, “Tariffa Tari 2020”, anche per scongiurare class action e prevedibili contenzioni lega