Jim Morrison e Ray Manzarek frequentavano la stessa scuola di cinema dell’UCLA a Los Angeles, California, ed erano diventati amici. Passavano notti intere a sconvolgersi, prendendo acidi e cercando di avere delle visioni. Era il loro tentativo di aprire le porte della percezione parlando di arte, cinema, teatro, jazz, e di quella musica diabolica che è il rock’n’roll. Nell’anno 1965, due settimane prima che finisse l’università, Jim disse a Ray che se ne sarebbe andato a New York. Dopo qualche settimana dal termine dei corsi Ray Manzarek se ne stava a bighellonare sulla spiaggia di Venice, quando girò gli occhi e scorse una sagoma che assomigliava a Jim Morrison; si avvicino incuriosito e vide che era proprio lui. Ray gli chiese come mai non era partito, Morrison gli rispose che aveva deciso di restare, che adesso abitava sul tetto della casa di David Jacobs (un loro amico dell’UCLA) e che scriveva canzoni. Colpito da questa confessione, Manzarek gli chiese se gli poteva cantare qualcosa. Jim si sedette sulla sabbia, e con gli occhi chiusi prese a intonare Moonlight Drive: “ Avanti nuotiamo verso la luna Uh-huh scaliamo il flusso del mare, penetriamo dentro la sera che la città dorme per celare. Nuotiamo via stanotte, amore sta a noi adesso tentare. Parcheggiati lungo l’oceano nel nostro giro alla luce lunare.
Avanti nuotiamo verso la luna Uh-huh, scaliamo il flusso del mare, arresi a ogni mondo che attende e su un fianco ci si va a ripiegare. Nulla lasciato aperto e nessun tempo per decidere siamo scesi dentro a un fiume nel nostro giro alla luce lunare. Piano, io ti amo e ti guardo scivolare. Cadendo per foreste umide. Nel nostro giro alla luce lunare. Giro di mezzanotte alla luce lunare. Andiamo bimba, che in giretto ci andiamo a fare. Giù, giù lungo la sponda del mare. Ci andiamo davvero vicino, Ci andiamo davvero ad attaccare, bimba stanotte ci andiamo ad annegare. Andremo giù giù giù.” Quando Jim finì di declamare quei versi, la prima cosa sensata che gli venne in mente fu di domandargli se voleva formare un gruppo. John Densmore alla batteria e Robbie Krieger alla chitarra, si unirono al piano blues e allucinato di Ray Manzarek, e alla voce seducente del messianico Jim Morrison. Con un sound oscuro e inquietante, ancora oggi underground: nacque il psyco-rock dei Doors. Una band che fu un fenomeno non solo musicale, ma anche letterario e che, come i Velvet Underground, è entrata nell’immaginario rock di tutti i tempi. Monnlight Drive con la sua atmosfera ammaliante e desolata, fu pubblicata nel 1967 nel loro secondo album “Strange Days”.
Bartolo Federico