TINTINNABULA

“MANGIAFUOCO”
è il nuovo singolo della band siciliana,
in uscita con il videoclip il 5 febbraio.

“MANGIAFUOCO” è il nuovo singolo dei Tintinnabula, band siciliana composta da Nino Leone
(voce), Peppe Calandrino (chitarra), Gianni Giacalone (tastiere), Giuseppe Giacalone (basso) e
Gaetano Denaro (batteria), in uscita in digitale e in radio a partire dal 5 febbraio.
La band fornisce la chiave di lettura del brano attraverso il videoclip, diretto da Salvino
Martinciglio (in collaborazione con Teatro Equestre EQUUS di Giuseppe Cimarosa e TLS Service),
che uscirà in contemporanea al singolo: “Ci siamo chiesti: chi è Mangiafuoco? Da dove viene?
Nessuna delle risposte è stata chiarificatrice del personaggio, sia quello che lo vede protagonista in
Alexej Tolstoj, che nella storia di Collodi. Coraggiosamente ci siamo spinti oltre e abbiamo
immaginato Mangiafuoco come capro espiatorio di tutti i peccati, assoggettato a un deus ex
machina che rende lui un burattino nelle mani di un destino crudele – racconta il regista del
videoclip -. Egli è dissoluto, non per volontà ma per sorte, è quanto di peggio l’essere umano possa
mettere in pratica, l’imbroglio, la menzogna, il tradimento, l’abuso sessuale, il tutto portato a
termine con l’assoggettamento della vittima, con un uso della psicologia di un narcisista. Il suo
compito è quello di attirare a sè le sue cavie con il sorriso, in un atto di simpatia, una carezza per
poi fagocitarle in quell’antro oscuro che la sua anima nasconde.”
Nel video viene rappresentato l’ultimo atto della tragedia del personaggio, il suo viaggio da una
sponda del mondo reale all’immondo che lo attende. Mangiafuoco non può sottrarsi al viaggio, al
passaggio obbligato, divenendo alla fine un tutt’uno con il circo diabolico che egli stesso ha
forgiato: “tutte le persone che ha depredato della dignità umana sono in quel cerchio pirico, per la
condanna eterna, il contrappasso dantesco per antonomasia. Abbiamo voluto questa
transustanziazione nell’elemento naturale che è in netta contrapposizione con il rigore del fuoco:
l’acqua. In questo caso ciò che dovrebbe ristorare rende ancor più difficoltoso il viaggio quasi
affogando il protagonista che troverà liberazione nella fornace dell’epilogo.

Ogni singolo personaggio del video ha un nesso simbolico, conclude il regista: “lo sciamano capace
di incantare e di compiere il viaggio dell’anima lungo i sentieri oscuri della morte, che getta il
denaro nel fuoco a sua volta simbolo della nostra perduta umanità, ciò per cui abbiamo barattato
la nostra esistenza; la vecchia sposa con l’orsacchiotto, a dimostrazione di quanto grottesca possa
essere la perdita della gioia di vivere di una bambina violentata. Il cavallo bianco che è l’anima.”
L’autore del brano è Antonino Leone, composto dai Tintinnabula. Registrato al PureSound di
Giuseppe Denaro – Mazara del Vallo (Tp). Il Mix & Mastering sono a cura di Angelo Emanuele
Buccolieri. Al brano ha partecipato Giuseppe Cataldo al violino.
La band nasce nel 2002 da un’idea di Nino Leone (voce), Peppe Calandrino (chitarra), Gianni
Giacalone (tastiere), Giuseppe Giacalone (basso) e Gaetano Denaro (batteria). Nel 2003
registrano il primo disco autoprodotto dal titolo “Le ossessioni” e dopo vari concorsi tra cui,
Sanremo rock (2^ classificati), Tour Music Fest (Premio discografia consegnato direttamente dal
maestro Mogol), Area Sanremo e Rock targato Italia, nel 2013 esce il primo EP dal titolo “Re
Mida” distribuito dalla C.N.I. Compagnia Nuove indie. Il 15 giugno 2017 esce il primo album dal
titolo “Mamacita” distribuito da Areasonica Records che si avvale anche della collaborazione del
maestro Don Backy con il quale è stato rivisitato in chiave rock il suo celebre brano “L’immensità”
accompagnato dal videoclip ( GUARDA VIDEO ) a cui fa seguito il videoclip de “La voce del padrone”
a cui ha partecipato l’attore siciliano Francesco Benigno come protagonista ( GUARDA VIDEO ),
brano che è risultato fra i vincitori del concorso nazionale Musica contro le mafie tenutosi a
Cosenza il 15 e 16 dicembre 2017. Il 17 Maggio 2019 esce l’ultimo singolo dal titolo “Sottovoce”, brano che fin da subito ha riscontrato le simpatie del pubblico, canzone mostra
un aspetto meno conosciuto dei Tintinnabula, infatti risalta il lato più intimo e malinconico della
band e diventa da subito uno dei brani più conosciuti e richiesti.
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