Dopo nove anni di silenzio ritorna il folk innovativo della band catanese

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La musica può fare a meno dell’orologio e del passaporto. Così succede che si parta dalla Sicilia, si attraversi il Brasile e i luoghi più malfamati del mondo, per arrivare infine a raccontare l’uomo: della sua ricerca della libertà, del disagio di vivere una vita scandita da tempi veloci, della decadenza dell’umanità e della necessità di tornare a quello che era, aggrappandosi alla tradizione quasi come fosse salvifica.

Tutto questo è FORA TEMPU (Italysona), il nuovo lavoro discografico dei Lautari, l’ottavo di questa band catanese di culto. Un disco che arriva a nove anni di distanza dal precedente e che è stato anticipato dal singolo e dal video del brano che dà il titolo all’album.

FORA TEMPU è un invito a prendersi i propri tempi in un’era in cui tutto si misura con l’efficienza e il guadagno. “Ci piace pensare a quel che facciamo – dicono i membri del gruppo – come a un lavoro artigianale che sta scomparendo, come, per esempio, quello dei liutai di una volta (a Catania c’era una grande tradizione di liuteria) che per costruire una chitarra o un mandolino impiegavano anni, ma che alla fine potevano davvero garantire che il lavoro era fatto bene”.

E per sottolineare la natura genuina della loro opera, alla fine del booklet scrivono: “In questo disco non sono stati usati strumenti finti o di natura elettronica. Tutti gli strumenti sono stati maltrattati tanto da farli suonare a dovere”

Formazione longeva e apprezzata da pubblico e critica, molto attiva sia in Italia che all’estero, i Lautari da trentacinque anni si muovono nel solco della tradizione popolare e del suo rinnovamento con un progetto che prevede non solo la ricerca e la rielaborazione di canti siciliani, ma anche la composizione di brani inediti nel rispetto dei motivi e delle forme tradizionali.

Per anni al fianco di Carmen Consoli, il gruppo può vantare anche collaborazioni con artisti del calibro di Goran Bregovic e, in campo teatrale, Gabriele Lavia, Franco Zeffirelli, Giorgio Albertazzi e Peppe Barra.

FORA TEMPU contiene undici brani, con testi firmati per la maggior parte da Gionni Allegra e Puccio Castrogiovanni e musiche composte dall’intera band, con due eccezioni: PEDDI NOVA che vede la firma di Cesare Basile e VOLARE, brano di chiusura con il testo di Nino Bellia.

Il disco è prodotto da ItalySona (edizioni Marasco/MusicaLavica) in collaborazione con MusicaLavica. “L’album dei Lautari è un altro progetto che valorizza la musica del sud – spiega il CEO Giuseppe Marasco – ItalySona è l’etichetta discografica dedicata alla produzione, promozione e valorizzazione della musica popolare e world “made in Italy”. Un progetto che vuole dare spazio alle produzioni ‘etno’ ma con uno sguardo al futuro. Musica che nasce dalle radici ma aperta alle contaminazioni”.

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