Il Direttivo del capoluogo dell’isola prende posizione sulla recente crisi a Palazzo delle Aquile chiedendo l’azzeramento della giunta e nuove elezioni il prima possibile. Onda – il movimento regionalista fondato dall’On. Pullara – con il proprio direttivo provinciale prende le misure e descrive quello che per loro è solo l’ombra di un disegno mai riuscito. Il perenne caos all’interno della maggioranza, inizia Riccardo Maiorca, commissario giovanile regionale di Onda, deve essere analizzato lucidamente per quello che è: il tentativo di cercare il compromesso politico con un Sindaco che è apparso da subito “stanco”. Il prof. Orlando ha certamente molte qualità ma è arrivato il momento di passare oltre questo suo ultimo progetto, fallimentare agli occhi dei suoi stessi concittadini e, forse, anche agli occhi di chi inizialmente lo ha sostenuto. Delle due una – conclude Maiorca – o è perfettamente conscio del fatto che chi gli sta accanto vuole cannibalizzare la sua visione facendola propria e salire alla ribalta oppure è convinto di poter portare avanti qualcosa che a pochi mesi dalla fine del suo mandato come Sindaco, ad oggi, non ha ancora costruito. Entrambe sono inaccettabili, chiediamo che lasci il timone di una nave che non sta andando da nessuna parte, collabori per una transizione decisa ma reale. Tutto il direttivo, continua la nota, richiama costantemente la mancanza di incisività di questo ultimo progetto di governo locale: dai cantieri infiniti, alla risposta poco incisiva alla pandemia, alle emergenze cittadine (rifiuti e cimiteri) che hanno smesso d’essere emergenze e sono diventati costanti. Sotto la lente d’ingrandimento c’è, si legge, non solo il Sindaco ma anche una giunta forse troppo coinvolta sul piano ideologico e poco sul piano pratico; il Progetto che ha sostenuto Orlando in questi termini e con questi risultati deve essere archiviato. Amministrare la quinta città d’Italia, interviene l’On. Pullara, non può essere fatto se non con un largo consenso, a tutti i livelli, senza scossoni e con una visione ben chiara e condivisa. Mi dispiace dover constatare che il Professore, benché costruttore di molte cose buone non è riuscito a completare l’opera. Certamente – conclude l’onorevole – la responsabilità va condivisa tra tutti i componenti della Giunta e tra coloro che hanno sostenuto (da vedere poi in che termini) il progetto, ma deve essere lo stesso Sindaco a prenderne finalmente atto e fare un passo indietro, sintomo di grande onestà intellettuale.
Palermo, continua la nota corale del Direttivo, può ancora aver bisogno dell’esperienza dell’uomo Orlando ma è ora di risolvere problemi cronici di Palermo, rispondere alle esigenze dei cittadini e, soprattutto, evitare scaramucce istituzionali e colpi di mano decisionisti. L’ultimo strappo con IV, continua la nota, è la prova che tutti, nessuno escluso, all’interno di Palazzo delle Aquile stanno combattendo una guerra personale in vista delle prossime elezioni, dimenticandosi della città. Non si vuole entrare in contrapposizioni di partito stantie – conclude il Direttivo – ed alle quali siamo tristemente abituati, ma è ormai chiaro che gli accentramenti di potere da un lato ed i costanti attacchi all’uomo e ad un progetto mai condiviso dall’altro, stanno logorando una città già provata dalla tragedia sanitaria e sociale del covid19. Si vada ad elezioni e si fermi questo spettacolo poco costruttivo che danneggia chi dalla politica vorrebbe risposte concrete e non prove di forza ed esercizi di retorica.