È diventato un caso politico e mediatico l’intervento di Fedez dal palco del Concertone del Primo Maggio, con un monologo che è andato nella direzione delle richieste per il mondo dello spettacolo al premier, il “caro Mario” e di un attacco diretto alla Lega sul Ddl Zan. Il tutto dopo aver affermato di essere dovuto passare attraverso le maglie della censura Rai in merito al contenuto delle sue parole.

“E’ la prima volta che mi succede di dover inviare il testo di un mio intervento perché venga sottoposto ad approvazione politica, approvazione che purtroppo non c’è stata in prima battuta, o meglio dai vertici di Raitre mi hanno chiesto di ometterne dei partiti e dei nomi e di edulcorarne il contenuto”, ha affermato il rapper: “Ho dovuto lottare un pochino ma alla fine mi hanno dato il permesso di esprimermi liberamente. Come ci insegna il Primo maggio, nel nostro piccolo dobbiamo lottare per le cose importanti. Ovviamente da persona libera mi assumo tutta la responsabilità di ciò che dico e faccio Il contenuto di questo intervento è stato definito inopportuno dalla vicedirettrice di Raitre”.

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