Decreto che è diventato esecutivo per mancata opposizione che era consentita dalla procedura.

Una multa da 1.500 euro nei confronti di Cateno De Luca. E’ l’importo che dovrà pagare il sindaco di Messina, indagato per vilipendio dopo la denuncia del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in seguito agli insulti e le aspre critiche del primo cittadino, a marzo 2020, durante il primo lockdown. La Procura di Messina per questa vicenda aveva chiesto al gip l’emissione di un decreto penale di condanna a carico di De Luca, decreto che è diventato esecutivo per mancata opposizione che era consentita dalla procedura. Da qui il decreto penale che lo condanna al pagamento della multa.

Come si apprende dall’Agi, dopo la denuncia del ministro Lamorgese, la Procura aveva aperto un fascicolo e, successivamente, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, aveva autorizzato a procedere nei confronti di De Luca per vilipendio, previsto dall’articolo 290 del codice penale. Adesso la vicenda si chiude con l’emissione di un decreto penale di condanna nei confronti del sindaco che non si è opposto. A marzo 2020 De Luca aveva lanciato diverse critiche contro la gestione dell’emergenza Covid nello Stretto con le sue proteste agli imbarcaderi, anche per impedire l’attracco dei traghetti provenienti da Villa San Giovanni.

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