Per loro divieto di accesso ad alcuni tra i più noti locali pubblici del centro.

Sono tre i giovani raggiunti da provvedimento D.A.C.Ur., emessi dal Questore, della durata di due anni per un ventenne e di otto mesi per due minorenni.

Sono stati i poliziotti del Commissariato di Capo d’Orlando a risalire alla loro identità e a individuarne le rispettive responsabilità quali autori, gli scorsi 22 e 29 maggio, di due distinte aggressioni. 

Fondamentale la visione e l’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza pubblica e le dichiarazioni rese dalle vittime, nonché le informazioni di alcuni testimoni. In particolare i tre, in due diversi momenti, si sono resi responsabili, per futili motivi, di lesioni personali, minacce e percosse ai danni di coetanei. 

Il profilo dei tre aggressori è poi stato esaminato dagli uomini della Divisione Anticrimine, la cui istruttoria è stata accolta dal Questore, che ha firmato i D.A.C.Ur..

Pertanto i tre giovani, protagonisti di gravi disordini ed atti di violenza, non potranno accedere a tre locali pubblici del centro palatino e non potranno stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi nonché della villa comunale sita in quella Piazza Europa.

I provvedimenti scaturiscono dalla necessità di porre un immediato freno alle numerose  aggressioni e risse tra i giovanissimi, registratesi in particolare a Capo d’Orlando nel corso delle ultime settimane e rilevate nel corso di specifici e mirati servizi di controllo del territorio nei luoghi maggiormente frequentati dalla “movida” cittadina.

Il D.A.C.Ur. è, infatti, uno strumento di prevenzione che il Questore può applicare, con equilibrio e determinazione, al fine di scongiurare  siffatti eventi di violenza urbana. 

Tale intervento della Questura si colloca, pertanto, nel quadro di una più ampia decisa azione adottata dalla Polizia di Stato, che non consentirà ulteriori episodi di violenza in ambito cittadino.

Cosa è IL DASPO WILLY – IL DASPO CONSISTE NEL DIVIETO DI ACCESSO AI LOCALI DI INTRATTENIMENTO E AI PUBBLICI ESERCIZI PER I PROTAGONISTI DI DISORDINI O ATTI VIOLENZA E A «SOGGETTI CHE ABBIANO RIPORTATO UNA O PIÙ DENUNCE O UNA CONDANNA NON DEFINITIVA, NEL CORSO DEGLI ULTIMI TRE ANNI, RELATIVAMENTE ALLA VENDITA O CESSIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI O PSICOTROPE».


LA NUOVA MISURA CONTRO LA MOVIDA VIOLENTA È STATA ADOTTATA DAL GOVERNO DOPO IL CASO DI WILLY MONTEIRO DUARTE, IL 21ENNE PESTATO A MORTE NELLA NOTTE TRA IL 5 E IL 6 SETTEMBRE 2020 A COLLEFERRO.

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