I consiglieri comunali Renato Carlo Mangano, Sandro Gazia, Linda Liotta e Felice Scafidi, in continuità con l’attività svolta nella II CCP “Salute e Ambiente”, e come già anticipato in conferenza stampa, visto il perpetuarsi della grave situazione igienico sanitaria del C.C.R. di c/da Pissi, recentemente condivisa anche dal Sindaco Ingrillì con le Ordinanze n.52 del 24.6.2021 e n.54 del 30.6.2021 e la rettifica n.55 dell’1.7.2021 hanno inoltrato una nota al Comando Tutela Ambiente dei Carabinieri Nucleo Operativo Ecologico di Catania e per conoscenza all’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina – Distretto di Sant’Agata di Militello, alla Procura della Repubblica di Patti, alla SSR Provincia di Messina, al Sindaco e al Presidente del Consiglio del Comune di Capo d’Orlando per richiedere un sopralluogo ispettivo presso il Centro di Raccolta Comunale dei Rifiuti Urbani ed Assimilati del Comune di Capo d’Orlando. La soluzione temporanea adottata dal sindaco, che ha individuato l’area adiacente al depuratore comunale di c/da Tavola Grande per il parcheggio dei camion che raccolgono l’umido/organico nell’ipotesi che in giornata non si potesse conferire negli impianti di compostaggio autorizzati/convenzionati, è sicuramente una scelta obbligata e necessaria per arginare i consolidati danni economici alle strutture ricettive e la cattiva qualità della vita subita dagli abitanti della località Ovest di Capo d’Orlando, per l’ inspiegabile insensibilità dell’ amministrazione paladina che a tutt’oggi è sprovvista di una progettualità rispettosa delle normative vigenti.
Nei giorni scorsi sono state pubblicate le graduatorie dei comuni destinatari di risorse finanziarie per la realizzazione dei Centri di Comunali di Raccolta e il Comune di Capo d’Orlando non risulta neanche nell’elenco degli enti che hanno presentato l’istanza di finanziamento.
Nelle ultime settimane sono pervenute numerose segnalazioni da parte di abitanti della zona ove si trova il Centro di Raccolta Rifiuti, operatori turistici e turisti, che fanno seguito a quelle degli anni scorsi, che denunciano la presenza di miasmi nauseabondi provenienti dal sito in questione che rendono l’aria irrespirabile, con conseguente stato di malessere per chi vive ed opera in quell’area, vista la presenza anche di strutture turistico-ricettive che hanno ripreso l’attività e che si vedono fortemente compromessa la loro stagione.
Il sopralluogo ispettivo presso il Centro di Raccolta dei Rifiuti Urbani ed Assimilati del Comune di Capo d’Orlando, ubicato in c/da Pissi, è stato richiesto al fine di verificare:
a) se il Centro sia conforme alla normativa vigente e quindi al Decreto del Ministero dell’Ambiente (oggi della Transizione Ecologica) DM 8 Aprile 2008 e ss.mm.ii. che regolamenta la corretta progettazione, realizzazione e gestione dei Centri di Raccolta Comunali;
b) se le reiterate e motivate richieste della popolazione, in tutte le sue articolazioni, hanno un fondamento tecnico-giuridico per lo spostamento del Centro in altro sito più idoneo anche per scongiurare lo sperpero di denaro pubblico per l’eventuale adeguamento di quello esistente, causa dei noti disagi a famiglie ed imprese da ormai parecchi anni;
c) se il sito di Tavola Grande, individuato con Ordinanza n.54 del 30.6.2021, sia in possesso dei requisiti di legge per la realizzazione del nuovo CCR, consentendo di risolvere radicalmente le problematiche che hanno caratterizzato negativamente il sito di Pissi.
Il Centro di Raccolta comunale (CCR), secondo la normativa vigente, deve essere un’area presidiata e recintata dove si depositano i rifiuti urbani ed assimilati per essere poi inviati a recupero e/o smaltimento negli impianti di destino finale. Il Centro è regolamentato ai sensi del DM 8 Aprile 2008 e modificato dal DM 9 Maggio 2009 e rappresenta il nodo centrale e fondamentale di un sistema efficiente ed efficace di gestione dei rifiuti urbani, in quanto permette di stoccare sul posto tale materiale per un certo periodo di tempo, riducendo il numero di viaggi negli impianti di trattamento, con conseguente abbattimento dei costi di trasporto, e consente agli utenti di poter conferire direttamente le varie tipologie di rifiuti differenziati, essere pesati ed avere una riduzione direttamente sulla tariffa, agevolando così il raggiungimento della percentuale minima del 65% dei rifiuti differenziati al fine di scongiurare le reiterate e onerose sanzioni per il comune paladino.