PALERMO – Indice di contagio raddoppiato, quasi un tamponato su dieci risultato positivo, la regione che si conferma prima in Italia per tasso di trasmissione del virus. Il bollettino della seconda domenica di agosto è impietoso. Conferma un quadro da allarme rosso per la Sicilia. Anzi, giallo. Il colore al quale con molta probabilità l’Isola rischia di passare, anche perché non lascia presagire nulla di buono nemmeno il tasso di ospedalizzazione, sia per i ricoveri ordinari da Covid, sia per quelli in terapia intensiva.
Sono 822 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, a fronte di 9.083 tamponi processati. Questo vuol dire che l’incidenza schizza al 9 per cento, il doppio del giorno precedente: sabato era al 4,4 per cento. L’Isola resta così al primo posto per nuovo contagio giornaliero. Gli attuali positivi sono 14.077 con un aumento di 666 casi. I guariti sono 153 mentre nelle ultime 24 ore si registrano altre 3 vittime e il totale dei decessi sale a 6.086.
Non è il solo dato negativo che preoccupa le autorità sanitarie regionali. Al pari dei tassi di ospedalizzazione, è il numero dei non vaccinati che rende complicata la situazione siciliana. Le percentuali per fasce di età, che in qualche caso come per i cinquantenni tocca addirittura la soglia del 30 per cento, non lascia presagire nulla di buono. Sia per la diffusione del virus nelle prossime settimane, sia per gli eventuali successivi ricoveri.
L’allerta per il momento persiste negli ospedali siciliani. Sono 472 i ricoverati, 31 in più rispetto a sabato mentre in terapia intensiva ci sono 54 pazienti, 7 in più. QuestI i dati relativi al contagio nelle singole province secondo il bollettino di domenica 8 agosto: Palermo 244, Catania 110, Agrigento 80, Caltanissetta 72, Trapani 55, Ragusa 137, Siracusa 70, Enna 28, Messina 26.