Chi controlla i documenti, chi verifica il Green Pass, come usare l’App VerificaC19, esempi di lettura QR Code: FAQ di Governo e indicazioni dal Ministero.
L’unico strumento per verificare l’autenticità e la validità del Green Pass (italiano ed europeo) è l’app VerificaC19 utilizzabile (anche offline) da tutti i ristoranti e bar, piscine e palestre, eventi e attività con obbligo di accesso tramite Certificazione Verde Covid.
L’incaricato o il suo delegato (la delega per il controllo, nei casi in cui è prevista, deve essere rilasciata in forma scritta: un cameriere, ad esempio, non può controllare i Green Pass se non vi è stato formalmente delegato dal da parte del proprietario o del gestore) del controllo usa la app per la scansione del QR Code.
Appaiono tre possibili risultati:
- Schermata verde: la Certificazione è valida per l’Italia e l’Europa. Quindi, il Green Pass permette di entrare nei locali e partecipare ad eventi che lo richiedono ma anche per viaggiare senza fare tampone e quarantena.
- Schermata azzurra: la Certificazione è valida solo per l’Italia: il pass è utilizzabile in Italia, per accedere a tutti i posti che lo richiedono, ma non vale per viaggiare (es.: dopo la prima dose).
- Schermata rossa: la Certificazione non è ancora valida o è scaduta o c’è stato un errore di lettura (nel qual caso riprovare migliorando l’illuminazione o l’inquadratura). Se messaggio persiste il codice non rispetta le specifiche europee dell’EU Digital Covid Certificate (es.: certificato vaccinale con QR Code diverso, quindi non accessibile a VerificaC19, oppure documento emesso da un paese extra-UE).
Controllo documenti
Per verificare che il cliente sia l’intestatario del pass, l’unico modo è chiedere un documento di identità. La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha chiarito che però questa non è una prerogativa dei gestori dei locali: i controlli anti furbetti (che presentano il green pass intestato ad un’altra persona) sono effettuati a campione dalle forze dell’ordine («i ristoratori non devono fare i poliziotti», «ci saranno controlli a campione nei locali insieme alla polizia amministrativa»). Su questo punto si attende una circolare ministeriale, anche per capire come verranno applicate le eventuali sanzioni. «Se qualcuno esibisce un Green pass di un’altra persona e viene scoperto nei controlli a campione della polizia, un barista non può esserne responsabile e rischiare a sua volta una sanzione», rileva Roberto Calugi, direttore generale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) di Confcommercio.