La strategia sanitaria dell’isola per restare in “bianco”. Parametri ai limiti anche per Sardegna e Calabria


Il Coronavirus in Italia continua a far paura. Lo certificano i numeri, i contagi sono in aumento a causa della variante delta che ormai domina su tutto il territorio. Preoccupa soprattutto la situazione negli ospedali tornati ad essere sotto pressione, sia nei reparti ordinari che in terapia intensiva. Il monitoraggio delle Regioni.

La retrocessione in zona gialla evitata grazie alla delibera “svuotareparti” firmata dal direttore del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute Mario La Rocca datata 13 dicembre. Il dirigente autorizza le aziende sanitarie siciliane a dimettere, anche se positivi al Covid, pazienti che non abbiano febbre da 48 ore, che abbiano una saturazione uguale o superiore a 92% o 90% per i cronici da almeno 48 ore, che non siano in ossigenoterapia, che siano emodinamicamente stabili e “autosufficienti nella gestione delle attività quotidiane”. La cura del paziente dimesso, si legge sempre nella circolare, sarà affidata alle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziali della Regione. Sotto osservazione anche Sardegna e Calabria, i loro parametri sono ai limiti, ma per il momento rimangono in bianco.