Si temeva una forte scossa di “terremoto” nelle fila dell’opposizione consiliare di Capo d’Orlando in vista della scelta del candidato a sindaco e dell’aggregazione che lo dovrebbe sostenere. Ciononostante però, sembra definirsi una strada comune che trova conferma dalle voci raccolte in questi primi giorni di settembre, scanditi dalla scadenza del 15, giorno della presentazione di liste e candidati a sindaco pronti allo scontro nella competizione elettorale delle Amministrative del 10 e 11 ottobre.

Se nella vicina Patti i candidati fioccano, a Capo d’Orlando c’è un freno invisibile che trattiene quelle forze politiche che vogliono misurarsi e confrontarsi nell’agone politico. Il problema, adesso, è tutto riversato nell’area che rappresenta l’alternativa all’amministrazione uscente, venuta meno la coesione degli 8 consiglieri di opposizione (una piccola frangia, i consiglieri comunali Gemmellaro e Sanfilippo, non ha accettato quanto proposto dal candidato a sindaco Alessio Micale). Quindi, all’indomani del passo indietro fatto dal consigliere Renato Mangano in favore del collega di opposizione Micale, si lavora ad una lista di candidati al consiglio che appoggi il binomio Mangano/Micale, a differenza di quanto stabilito inizialmente e cioè con Micale candidato a sindaco ed un rappresentante dei 4 consiglieri nel ruolo di vicesindaco (si era parlato del consigliere Gazia). Comunque sia, fino a pochi giorni fa, il consigliere Micale da noi avvicinato ha ribadito la volontà diretta o indiretta di essere alleato delle compagini che sfideranno Ingrillì bis.

Una deduzione nasce spontanea. Se i consiglieri che si sono staccati hanno provocato una scossa tellurica, è da capire se si tratti di una scossa di assestamento o di un movimento sismico che apra a nuovi scenari. I due, infatti, ci chiediamo, dove andranno a finire se volessero candidarsi anche loro? Sanfilippo sarebbe il quarto candidato a sindaco? Ci sarebbe una quarta area pronta a fiondarsi nella competizione? Incomprensibile la scelta della rottura della “macchina-politica” già in moto, che si stava avviando verso una potenziale vittoria piena. In attesa del terzo certo candidato a sindaco, non si escluderebbe la sorpresa di un quarto.

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