Il docu-film in scena al Laboratorio Orlando Contemporaneo di Capo d’Orlando per racconta la connivenza tra poteri mafiosi e Stato
Si è tenuta a Capo d’Orlando la presentazione del docufilm ”Io lo so chi siete” grazie all’Associazione Culturale “Recitando e Parolando”coadiuvati dall’associazione A.C.I.O.
Un film-documentario firmato da Alessandro Colizzi e Silvia Cossu: “Da trent’anni un uomo si batte per conoscere la verità sull’uccisione del proprio figlio e della nuora. Nonostante le incredibili risultanze emerse, la giustizia è lontana”.
La storia – Tutto cominciò, tragicamente, il 5 agosto del 1989, quando Antonino, agente di polizia della Questura di Palermo, venne ucciso a Villagrazia di Carini insieme alla giovane moglie incinta, Ida.
A sparare due uomini in motocicletta, a distanza ravvicinata. La stessa notte alcuni appartenenti alle Forze dell’Ordine entrarono nell’abitazione dei coniugi uccisi e requisirono degli appunti manoscritti che il poliziotto teneva nascosti in un armadio.
Il movente – Sembra proprio che fosse lui, Antonino detto “Nino”, l’agente che, solo un mese prima, aveva contribuito a sventare l’attentato all’Addaura contro Falcone.
Il film racconta il calvario dei genitori della vittima col protagonista il padre Vincenzo Agostino, che non smette di lottare, indagare e testimoniare E con essa un intrico di strane coincidenze e loschi figuri, anch’essi legati allo Stato.
Il depistaggio – Nessun processo è stato celebrato. Al contrario: carte scomparse, verbali d’interrogatorio mai più ritrovati, armadi svuotati, denunce insabbiate, ritardi, omissioni, depistaggi, e un’improbabile pista passionale seguita dagli inquirenti per mesi.