Le nuove severe limitazioni per i non vaccinati, in Austria

Da lunedì 8 novembre 2021, non potranno più entrare in bar, ristoranti, parrucchieri e alberghi, per via dell’aumento dei contagi e del riempimento delle terapie intensive

Le nuove limitazioni riguardano tutte le persone che non hanno completato un ciclo completo di vaccinazione (ad esclusione di quelle recentemente guarite dalla Covid-19), ma è previsto un periodo di transizione. Nelle prime quattro settimane a partire da lunedì 8 novembre saranno esentate dalle restrizioni anche le persone che avranno ricevuto una sola dose di vaccinazione e in possesso di un test negativo. Non saranno inoltre soggette alle nuove regole le persone che lavorano nelle attività a cui si applicano le limitazioni (per loro resterà in vigore, come per tutti i lavoratori, l’obbligo di Green Pass, che come in Italia si può ottenere anche solo con un test negativo).

Tra le altre nuove regole annunciate c’è l’obbligo di indossare mascherine FFP2 in alcuni luoghi pubblici (tra cui biblioteche, musei, negozi e centri commerciali, mezzi di trasporto pubblico) e un accorciamento della durata del Green Pass, la cui validità passerà da nove a sei mesi (con l’intento di convincere più persone a fare la terza dose di vaccino).

Accostamento al fascismo

L’accostamento dell’obbligo di green pass a quello di indossare la stella gialla imposto agli ebrei da nazisti e fascisti; la presunta dittatura sanitaria associata al nazismo; la quarantena per il covid-19 paragonata ai campi di concentramento: idee propagandate dai manifestanti e duramente criticate dallo storico Federico Steinhaus – tra i più noti esponenti della comunità ebraica altoatesina 

“È, infatti, una grave offesa alla memoria di milioni di uomini, donne e bambini che a causa delle scelte criminali del fascismo e del nazismo furono umiliati, torturati, deportati e barbaramente uccisi perché non considerati degni di vivere in nome di una ideologia politica razzista, omofoba, violenta e totalitaria”

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