Messina – Dopo oltre dieci anni si torna a votare, in Sicilia, per eleggere i rappresentanti delle ex Province. Dopo vari rinvii disposti dall’Ars, il governo Musumeci ha fissato la data: si andrà alle urne il 22 gennaio 2022. Si tratta di consultazioni di “secondo livello” per eleggere i Consigli metropolitani (a Palermo, Catania e Messina), i presidenti e i Consigli dei Liberi consorzi comunali (ad Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani). Il corpo elettorale è rappresentato dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica. Si vota dalle 8 alle 22, mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio il giorno successivo dalle 8.

“Tra due mesi le Province torneranno al voto con una legge elettorale di secondo livello iniqua per eleggere i rappresentanti in seno al Consiglio che relega i territori ad un ruolo di mero spettatore. In sostanza nessuno dei consiglieri o sindaci dei comuni più piccoli potrà farne parte. Le grandi città  decideranno il destino di tutti”. Lo dice in una nota il deputato regionale di Diventerà Bellissima di Messina Pino Galluzzo che aggiunge:” le Province come abbiamo compreso nel corso degli anni, avevano un ruolo importante per quanto riguarda ad esempio le strade provinciali: ben 10.000 chilometri in tutta la Sicilia, o anche sull’edilizia scolastica. Questi tra i  temi più importanti   che hanno visto un tracollo dopo la loro eliminazione, non vedendo nemmeno l’agognato risparmio economico. La suddivisione in collegi elettorali degli organi rappresentativi come era in passato e l’elezione diretta da parte dei cittadini, garantiva democrazia e un governo vicino al bisogno dei territori ed alla comunità. La stagione della demagogia e dei presunti risparmi contro gli sprechi, ha creato il danno che oggi è sotto gli occhi di tutti”. (ANSA) YPP- TE

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