IL COMUNICATO UFFICIALE
L’esenzione, spiegano gli organizzatori attraverso un comunicato, è stata garantita dopo “un rigoroso percorso di verifica che ha coinvolto due gruppi separati di medici indipendenti, chiamati a valutare se le richieste di esenzione fossero compatibili con le linee guida dell’Australian Technical Advisory Group on Immunisation (ATAGI)“.
Le richieste sono state inizialmente filtrate da un gruppo di specialisti in immunologia e malattie infettive. Quelle che rispettavano le linee guida ATAGI sono state poi analizzate da un secondo gruppo di medici nominati dal Governo, l’Independent Medical Exemption Review Panel.
Tennis Australia ha stabilito infatti che i giocatori possano prendere parte all’Australian Open solo se vaccinati o in possesso di esenzione, secondo un processo messo a punto insieme al Dipartimento della Sanità dello Stato di Victoria. Nel processo, spiega Tennis Australia, le informazioni personali sono state oscurate per garantire la privacy di tutti.
Tennis Australia però non è coinvolta nel procedimento con cui si decide se assegnare o meno le esenzioni mediche, per cui i giocatori e i relativi staff non hanno avuto l’obbligo di comunicare agli organizzatori del torneo i dettagli del loro percorso di vaccinazione.
LE REGOLE
Secondo le linee guide ATAGI, le ragioni per un’esenzione medica temporanea includono:
- seri problemi di natura medica che abbiano richiesto una grossa operazione chirurgica o il ricovero ospedaliero;
- il contagio da COVID-19 dimostrato da un tampone molecolare che può far differire la vaccinazione fino a sei mesi dopo l’infezione;
- reazioni allergiche che abbiano richiesto ricoveri ospedalieri o comportato una persistente, significativa disabilità, derivanti dalla vaccinazione senza altre cause identificate e senza la disponibilità di un vaccino alternativo;
- situazioni per cui il vaccino sia un rischio per se stessi o per gli altri, come ad esempio nel caso di soggetti con disordini mentali o di sviluppo.
Come ulteriore ragione per richiedere l’esenzione medica, le autorità indicano l’aver sofferto di malattie cardiache, febbre reumatica, infiammazioni del miocardio negli ultimi tre mesi per chi può ricevere solo vaccini anti-COVID a mRNA, ovvero Moderna e Pfizer.