Sono stati individuati gli autori del danneggiamento della Scala dei Turchi, imbrattata con una sostanza rossa nella notte fra venerdì e sabato: sono due pregiudicati di Favara, uno è un personaggio noto alle cronache, si tratta di Domenico Quaranta, 49 anni, l’imbianchino già arrestato nel 2002 per gli attentati terroristici alla Metropolitana di Milano e alla Valle dei Templi. Adesso, il pregiudicato e il suo complice, Francesco Geraci, sono stati denunciati a piede libero. L’inchiesta della procura di Agrigento procede per il reato di danneggiamento di bene avente valore paesaggistico. I carabinieri di Realmonte e i colleghi della Compagnia di Agrigento hanno acquisito le immagini del sistema di video-sorveglianza della zona, le indagini si sono subito concentrate su un furgone, il cui numero di targa ha portato ai due indagati. A casa di uno di loro, c’erano guanti sporchi di ossido di ferro, la sostanza utilizzata per il raid. Ossido di ferro è stato trovato anche nel furgone.
Spiega il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio a proposito di Domenico Quaranta: “Risulta pluripregiudicato con diversi precedenti giudiziari e di polizia fra i quali un’altra azione di danneggiamento ai danni della marna di Punta Bianca. Risulta inoltre essere già stato sottoposto a misura di prevenzione e da ultimo nuovamente proposto, proposta tuttavia rigettata dal Tribunale di Palermo, in atto è sottoposto al divieto di avvicinamento ad Agrigento disposto dalla Questura”.
La dinamica dell’atto vandalico
I filmati della videosorveglianza hanno permesso di accertare che un furgone, un Ford Transit, è giunto di sera alla Scala dei Turchi; poi da quel mezzo sono scese due persone trascinando dei misteriosi sacchi, quelli che contenevano la polvere di ossido di ferro. Dopo un’attenta e ripetuta analisi delle immagini, i Carabinieri sono riusciti ad acquisire il numero di targa del furgone. Da conoscitori del territorio e dei suoi abitanti, i sospetti dei Carabinieri si sono subito concentrati su un uomo di Favara, già noto per danneggiamenti simili. Il rintraccio, a Favara, e l’ispezione del furgone ha permesso di rinvenire tracce di polvere di ossido di ferro. Le successive perquisizioni hanno consentito di ritrovare, all’interno dei magazzini ispezionati, guanti sporchi della stessa polvere e ulteriori, inequivocabili, prove. Due, appunto, i favaresi – si tratta di uomini di mezza età – che sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per quello che è stato un puro atto vandalico.