Renato Mangano - Linda Liotta

Capo d’Orlando – Alla vigilia del Consiglio comunale di Capo d’Orlando, convocato alle 19,00 di giovedì grasso, ci siamo accertati sui punti messi all’ordine del giorno e se tra questi ci fossero anche l’approvazione dei documenti di bilancio o la risposta alla nota della Corte dei Conti n.147/2018/PRSP del 3 maggio 2018, nella quale l’organo regionale di controllo della contabilità degli Enti locali esprimeva perplessità sui Rendiconti di gestione del 2015 e del 2016. Certamente sono di grande importanza gli argomenti di cui si discuterà in aula consiliare il 24 febbraio (adozione compostiere, democrazia partecipata, convenzione tra i comuni del Distretto socio-sanitario 31, due mozioni e un’interrogazione della minoranza), nulla da obiettare sulla urgenza di esitarli per fronteggiare alcune necessità dei cittadini; contestualizzando tutto ciò con il periodo carnascialesco, il protrarsi dell’assenza di risposte in ambito economico-finanziario potrebbe assumere le sembianze di una beffa a carico proprio dei medesimi cittadini. Dando per scontato, però, che non si tratti di uno scherzo dell’amministrazione Ingrillì, è lecito da parte nostra cercare di comprendere cosa stia accadendo presso gli Uffici comunali preposti alla tenuta della contabilità paladina. Per questo motivo abbiamo chiesto al capogruppo di minoranza, Renato Mangano, di cosa si sia discusso nella riunione della Conferenza dei capigruppo di venerdì scorso, propedeutica al Consiglio di giovedì prossimo. Il capogruppo Mangano, senza reticenza e con la consueta disponibilità, ribadendo comunque che di quanto discusso è stato redatto il verbale di rito, ci ha rappresentato le sue valutazioni prima sulla mancanza della predisposizione del Rendiconto 2020 ancora neppure esitato dalla Giunta: “Ho chiesto copia della richiesta di proroga dei termini per l’approvazione del Rendiconto 2020, rassegnati dal commissario ad acta dott.ssa Filippa D’Amato con nota protocollata il 14 dicembre 2021. Mi è stato risposto che ancora non è stata formulata alcuna richiesta di proroga” – e successivamente sull’inattività  del Collegio dei Revisori dei Conti che non ha ancora rilasciato il parere alla proposta di deliberazione della giunta municipale circa le misure correttive richieste dalla Corte dei Conti per i pregressi documenti finanziari. Parecchi sono i comuni siciliani che stanno ricevendo dalla Corte dei Conti i rilievi per gli anni successivi al 2016, pertanto i silenzi dei Revisori dei Conti potrebbero interpretarsi come un voler conoscere le ulteriori contestazioni prima di pronunciarsi su quelle, ormai note e abbondantemente datate. Mangano continua: “non è stata calendarizzata la deliberazione delle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti, sezione di controllo della Regione Siciliana, così come riportato nella deliberazione n.147/2018/PRSP, nonostante siano trascorsi circa 4 anni e i consiglieri di opposizione si sono distinti anche nella scorsa consiliatura per le reiterate sollecitazioni e l’incessante attività ispettiva e di comunicazione con “l’Operazione Verità”. Inoltre, nel corso della riunione dei Capigruppo, è stato stigmatizzato l’irresponsabile comportamento del Collegio dei Revisori dei Conti, chiedendone una formale censura in considerazione che a distanza di quasi 3 mesi (la nota è del 30.11.2021) non ha provveduto a riscontrare la puntuale richiesta circa la verifica della congruità degli accantonamenti per il Fondo Rischi Contenzioso, il rilascio dei pareri di rito nonchè la formalizzazione di eventuali proposte o rilievi in merito ai documenti finanziari che sono stati esaminati prima nelle commissioni consiliari permanenti e successivamente nelle sedute del Consiglio comunale dell’1 e del 9 dicembre 2021, che si è dovuto pronunziare in assenza della richiamata documentazione prodromica ad un sereno e consapevole esame dei documenti finanziari, in violazione di legge, dello Statuto e del Regolamento consiliare e del regolamento di Contabilità che assegna il termine  inderogabile di 20 giorni , entro il quale   vanno riscontrate le richieste dei Capigruppo”.

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