Anche i due Paterniti Isabella non colpevoli -” Non esistono gravi indizi di colpevolezza, valutando l’ordinanza gravemente carente e basata su argomentazioni generiche ed illogiche. ”
Dopo che la Corte di Cassazione aveva escluso i gravi indizi di colpevolezza, a seguito del ricorso dei legali della difesa, il sostituto procuratore della repubblica di Patti Alice Parialò ha chiesto al gip del tribunale di Patti Eugenio Aliquò di voler disporre l’archiviazione. E così ha disposto il gip. Il caso è chiuso.
Furono indagati a suo tempo l’ex sindaco paladino Enzo Sindoni, gli imprenditori Andrea ed Antonio Paterniti Isabella, l’ingegnere comunale Michele Gatto, Francesco Micalizzi, Francesco Paolo Venza, Pietro Carbona e Lorella Lazzaro.
A seguito delle indagini delle fiamme gialle, il sostituto procuratore della repubblica di Patti Alice Parialò aveva chiesto al gip gli arresti domiciliari per Sindoni, i due Paterniti Isabella e Gatto e per gli altri il divieto di dimora a Capo d’Orlando. Il gip del tribunale di Patti, il 17 marzo 2020, fu di diverso avviso, ritenendo insussistenti i gravi indizi di colpevolezza.
La Procura di Patti presentò appello ed il tribunale del riesame di Messina trovandolo in parte nei confronti di Sindoni e i due Paterniti Isabella, disponendo di aggravare la misura, includendo anche la modalità del braccialetto elettronico.
Si arrivò al ricorso in Cassazione, presentato dagli avvocati Carmelo Occhiuto e Maria Americanelli per Sindoni e dall’avvocato Francesco Pizzuto per i due Paterniti Isabella, rappresentati in avanti alla Suprema Corte anche dagli avvocati Giulia Buongiorno e Paola Balducci.
Si giunge così alla Cassazione annullando senza rinvio e confermando quanto già ribadito dal Gip di Patti: Non esistono gravi indizi di colpevolezza, valutando l’ordinanza gravemente carente e basata su argomentazioni generiche ed illogiche.
La Suprema Corte ha evidenziato che le modalità seguite dal comune di Capo d’Orlando erano uguali a quelle seguite dagli altri comuni apparendo una frequente modalità per affrontare difficoltà concrete nel settore della raccolta dei rifiuti.
Gli avvocati della difesa ” la guardia di finanza ha parcellizzato alcuni episodi, decontestualizzandoli dai fatti contestati, mentre nel caso in oggetto tutto era tracciabile e tutto si è svolto alla luce del sole.”