Palermo – “L’accordo fra il Comune di Palermo e il Governo nazionale, che doveva essere firmato entro il 15 febbraio e che è indispensabile per garantire il riequilibrio dell’ente, è ancora bloccato e le divergenze tra i dirigenti del Comune non aiutano di certo. Siamo estremamente preoccupati da quanto sta accadendo perché a pagarne le conseguenze sono i lavoratori, che da anni attendono le progressioni, e di conseguenza i cittadini: bisogna chiarire ruoli e responsabilità a garanzia degli impegni assunti con la città. Senza una reale valorizzazione delle risorse umane e una incisiva riorganizzazione degli uffici, è impossibile garantire i servizi ai palermitani”. Lo dice Nicola Scaglione del Csa-Cisal.
“Il consiglio comunale, con il piano di riequilibrio, ha riconosciuto la necessità di dare il giusto riconoscimento ai lavoratori che da anni garantiscono i servizi – dice Scaglione – e che hanno diritto alle progressioni di carriera e alle stabilizzazioni. Ma se non verrà firmato l’accordo con Roma, si rischia che tutto venga vanificato a danno della città. Facciamo appello al senso di responsabilità di tutti perché la vicenda si sblocchi subito”.

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