Capo d’Orlando – La conferenza stampa di ieri, indetta in tutta fretta dal sindaco Franco Ingrillì per tranquillizzare i cittadini, sembra sortire l’effetto opposto tra la popolazione. “La toppa è peggio del buco”, scrivono i 5 dell’opposizione. Quali le rassicurazioni concrete del sindaco? Che rinforzerà lo staff degli esperti per evitare che neanche un Piano di Riequilibrio salvi Capo d’Orlando dal dissesto finanziario? La battaglia portata avanti dall’opposizione inizia ad essere più comprensibile, come anche lo saranno le numerose note indirizzate in questi 2 anni ai segretari generali del comune di ieri e di oggi ed ai Collegi dei Revisori dei Conti succedutisi nei 3 anni trascorsi. E, ciliegina sulla torta (o sulla toppa), dopo la nota della Corte dei Conti del 2018, arriva la richiesta datata 17.3.2022 sempre della Corte dei Conti ai Revisori per ottenere chiarimenti. Ma questa è un’altra storia. Per il momento gli occhi e le orecchie di giornalisti e cittadini, imprenditori e artigiani sono rivolti alle soluzioni possibili per salvare la città dal default. Tutto il resto sono chiacchiere. “AAA cercasi esperti di esperti”, titola l’opposizione. Ma tutti noi sappiamo che i numeri non hanno “nè maiuscole nè minuscole”; se i conti non tornano, 3, 4, 5 esperti… chi ha amministrato fino ad ora dovrà alzare bandiera bianca. Di seguito la nota del gruppo consiliare “CambiAmo Capo”. “Le rassicurazioni elargite da Sindaco e Giunta nella conferenza stampa di ieri, unitamente a quelle manifestate in occasione dell’approvazione del Rendiconto 2019, puntualmente smentite dalla Corte dei Conti e dal Collegio dei Revisori dei Conti, sono prive di riscontri tecnico-giuridici e non convincono la comunità paladina che rimane preoccupata per gli effetti negativi per le tasche di famiglie ed imprese. Sconfitta a tutto tondo per l’Amministrazione Ingrillì e dello Staff di Esperti che lo ha supportato fino ad oggi, compresi gli Ispettori e i Commissari ad Acta  nominati dall’Assessorato Regionale agli Enti Locali che si sono succeduti negli anni. Abbiamo assistito, nonostante i pesanti rilievi del Collegio dei Revisori dei Conti e l’incessante attività ispettiva da parte nostra, ad una rappresentazione politico-amministrativa in cui gli attori si sono distinti per un’ingiusta inerzia e inspiegabile faziosità nel perpetuare, come nel passato, in scelte di cattiva amministrazione, contribuendo a dilatare i debiti: la toppa è stata peggio del buco. Infatti, l’unica voce fuori dal coro è stata quella di noi consiglieri di opposizione Mangano, Gazia, Liotta e Scafidi che con l’ormai nota “Operazione Verità”, già dal Bilancio di Previsione 2020/2022, avevano previsto la triste conclusione dell’insoluta querelle tra maggioranza e opposizione sull’entità della drammatica situazione economica finanziaria delle casse comunali. Il testimone è stato raccolto dal neo gruppo consiliare “CambiAmo Capo” che da 4 è passato a 5 consiglieri con l’ingresso di Giuseppe Truglio, che in occasione delle sedute consiliari per il Rendiconto 2019 e per le misure correttive sollecitate dalla Corte dei Conti sui pregressi documenti finanziari, ha evidenziato l’infedeltà degli stessi e le reiterate violazione di legge; criticità peraltro confermate recentemente sia dal neo Collegio dei Revisori dei conti che dalla Corte dei Conti. Vano, quindi, l’atteggiamento di Sindaco e giunta di sterzare improvvisamente sull’orlo del precipizio, preannunciato, ritenendo di poter prendere le distanze dall’inevitabile fallimento adottando la delibera n.57/2022, che recita in premessa: “con particolare riferimento al Settore Economico-Finanziario di questo Comune si rileva la carenza di personale risultando in organico solo personale di categoria C”. Si vorrebbero, quindi, scaricare le responsabilità gestionali in merito alla drammatica situazione debitoria agli uffici economico-finanziari su cui, come è noto a tutti, grava il ruolo di dominus svolto ininterrottamente dal ragioniere “storico” nei suoi diversi ruoli ricoperti negli ultimi 30 anni”.

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