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Invasione di campo. Caccia all’uomo. Minacce e strattoni. Insulti e urla. Schiaffi e vergogna. Gara sospesa per due volte a causa delle intemperanze e poi ripresa a fatica. È successo di tutto nel posticipo di campionato di Serie C tra il Foggia e il Catanzaro. A scatenare la follia dei tifosi dei ‘satanelli’ pugliesi è stata (anche) la doppietta realizzata da Pietro Iemmello, attaccante del calabresi ed ex di turno. Un “affronto” che – complice il pessimo andamento dell’incontro – alcuni dei più esagitati non hanno gradito pensando di farsi giustizia.

L’ex rossonero è stato preso di mira, braccato, costretto a uscire dal campo ed essere sostituito e – una volta in panchina – ha rischiato di essere aggredito da alcuni facinorosi che s’erano lanciati sul rettangolo verde dello Zaccheria. Correvano come forsennati verso la panchina dov’era seduto. Pazzia assoluta.

Cosa è successo? La ricostruzione dei fatti lascia a bocca aperta per la sequenza folle di azioni e gesti. La deduzione mette i brividi addosso: volevano davvero picchiare Iemmello. La gazzarra è scoppiata quando è stato concesso un calcio di rigore al Catanzaro che al 64° aveva già chiuso il match grazie al vantaggio di 1-5 e alla superiorità numerica (nel primo tempo tempo era stato espulso Sciacca).

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