È lei la Maestra Maria Rita (dell’Istituto Comptensivo di Tusa, plesso Castel di Lucio) che ha voluto raccontarci la sua esperienza personale come docente.

Da poco più di un anno la “Maestra Rita” così la chiamano i suoi alunni si è vista umiliata come professionista e come persona. La sua storia ad oggi, è quella del 13% dei docenti in Italia che nel giro di pochi mesi – senza tenere conto di patologie, virus contratto, stati d’ansia o incertezza – si sono ritrovati tra i bersagli di disposizioni mai attuati in Italia dal 1945 in poi. 

La Maestra Rita racconterà così il suo percorso sotto tutti gli aspetti: con la burocrazia, con i colleghi, con i suoi amati alunni, ed infine pochi giorni fa (a seguito di un suo appello) parlerà anche dell’incontro con il provveditore Stello Vadalà. 

L’anno scolastico volge al termine, in quella stanza vuota, la Maestra Rita ha imparato a progettare i suoi nuovi sogni per poterli realizzare con i suoi amatissimi alunni. Perchè tutti gli insegnanti in uno stato democratico, debbono avere la possibilità di adempiere il proprio lavoro con dignità.  

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