MESSINA- “Quello che è accaduto in questo mese alla sala Laudamo, appena riaperta alla fruizione del pubblico, ci lascia sgomenti” – affermano il segretario provinciale SLC CGIL Antonio Di Guardo e Luigi Tabita responsabile del Dipartimento artiste e artisti-

Infatti la Governance del Teatro ha inspiegabilmente deciso, ristrutturando gli spazi, di deputare la sala Laudamo alla sola musica, ignorando che quel palcoscenico è stato non solo la casa degli artisti della città, ma un’importante fucina del teatro di ricerca messinese, dove sono nati attrici e attori che si sono poi imposti anche nel panorama nazionale. Tra l’altro, per anni, gli artisti hanno aspettato l’apertura della sala, a loro promessa, ed invece oggi si ritrovano nuovamente senza un luogo dedicato e non considerati dal quel Teatro che invece, dovrebbe avere una reale attenzione per tutti gli artisti del territorio.

“Ovviamente siamo felici per i musicisti, ma perché togliere l’unico spazio pubblico in città che era destinato alle compagnie e alla ricerca?”  – Concludono i sindacalisti – “C’è la necessità che il Teatro ascolti le sue tante anime della città, le sue effervescenze creative, che sostenga le compagnie del luogo grazie ai fondi pubblici che percepisce, che faccia maggiori provini, (e non talent!), che inserisca negli spettacoli destinati a tournée anche gli attori di Messina, e che coinvolga le scuole al fine di creare il pubblico del futuro; i contenitori vuoti non servono alla città.

Proprio in questa prospettiva ci auguriamo che la prossima Amministrazione Comunale e il nuovo Sindaco eletto possano valutare, nella scelta dei nomi che designeranno come membri del Cda che a loro volta nomineranno il direttore artistico, personalità del mondo della cultura che abbiano una reale visione e progettualità per la città e che diano maggiore attenzione alle professionalità del territorio.

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