Messina – «Un Patto sociale che rilanci il territorio, che rafforzi il presente e dia speranze certe di futuro. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno. La Cisl c’è ed è pronta». È il messaggio della Cisl Messina al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte trasmesso attraverso il segretario generale della Fnp Cisl Messina, Giovanni Ammendolia, per l’indisponibilità fisica del segretario generale Antonino Alibrandi, durante l’incontro con i sindacati avvenuto nel pomeriggio alla Camera di Commercio.

«La città ha bisogno di riprendere al più presto un percorso amministrativo interrotto per ambizioni personali lasciando aperte una serie di questioni – ha detto Ammendolia – La più importante è quella legata al Piano di Riequilibrio sul quale il Governo centrale deve fornire gli strumenti, ma fondamentale è anche il tema relativo ai fondi del Pnrr e all’agenda 2021-2027. La quota di investimenti pianificata per il Sud – ha chiesto la Cisl – deve andare realmente al Sud. Non possiamo condividere assegnazioni secondo progetti competitivi perché non abbiamo gli strumenti per reggere la sfida. Serve una progettazione “a cassetto” e riteniamo necessario il coinvolgimento dei tecnici dell’Agenda di Coesione per riempire quel gap di personale tecnico esperto che è incolmabile nel breve periodo». Ma la Cisl ha ampliato il discorso anche all’Area Metropolitana. «È necessario lo snellimento delle procedure per la trasformazione green delle imprese industriali, dalla Raffineria alla Centrale A2a. Il Pnrr dovrebbe restituire un territorio più e meglio infrastrutturato, più appetibile per le imprese ed il turismo. Pensiamo alle aree interne ed alle opportunità che possono rappresentare per l’economia del territorio». La Cisl ha poi rivendicato un ruolo anche nelle decisioni che riguardo territorio, lavoro e sociale. «Puntiamo ad una vera coesione per valutare prima la progettazione così da verificare, contrattare, indirizzare la spesa e le scelte verso soluzioni che portino sviluppo e reddito per il territorio, senza progetti calati dall’alto che poi risultano inutili. Solo così potremo ridurre la migrazione dei giovani e l’impoverimento delle ambizioni di crescita».

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