Molto più di un convegno\incontro quello che si terrà a Ficarra nel prossimo week end. E’ il quarto convegno sulla Storia dei Nebrodi e vuole riprende la narrazione di quelli precedenti, iniziando proprio dal simposio di scultura della pietra arenaria, elemento identificativo di questo spicchio dei nebrodi per poi snodarsi tra relazioni,  punti di “ri-partenza, riflessioni dedicate all’antica tradizione del Baco da seta, alla tutela dei “patrimoni” artistici e architettonici nebroidei, alle idee e proposte che giungono anche attraverso la voce dei sindaci dal Sistema Nebrodi. Spazio anche a presentazione di libri- quello su Ficarra, di docufilm e musica popolare.

Un progetto ambizioso che si snoderà sui luoghi simbolo della “rinascimento culturale ” di Ficarra, dal Convento dei Frati Minori Osservanti, al nuovo FAC Auditorium Comunale, dal Monastero Frati Minori osservanti a Palazzo Milio ma sarà l’occasione anche per scoprire il modello Ficarra che spazia tra accoglienza e cultura e che vedrà impegnati artisti, artigiani, relatori e docenti, ma soprattutto amanti di storia e dell’arte, studenti, e soprattutto viaggiatori curiosi. Spiega Mauro Cappotto grande promotore dell’iniziativa: Sono molteplici le motivazioni che indicono a cimentarsi nell’organizzazione di un evento di questo tipo, fra questa sicuramente la ferma convinzione che solo da una ripresa culturale possa scaturire la rinascita, anche economica e sociale di questo territorio. Accogliere la voglia della gente di recuperare la loro storia come bisogno di riappropriarsi della loro identità culturale e umana.

La possibilità di costruire ulteriori occasioni di incontro tra le Amministrazioni comunali dei Nebrodi, nel tentativo di provare a rompere l’infecondo isolamento. Così l’Amministrazione comunale – ha sottolineato il sindaco Basilio Ridolfo – che da anni investe nel recupero delle identità locali, nello sviluppo di azioni mirate alla crescita collettiva con particolare attenzione al profilo turistico-culturale – non a caso  la rapida crescita del concetto di “museo diffuso” – ha creato un chiaro percorso di crescita applicabile in larga scala. Per Cappotto quest’iniziativa offre l’occasione a studiosi e cultori della materia di rendere pubblica la loro ricerca al fine di stratificare e restituire, attraverso documenti storici, la memoria di momenti storici che hanno reso i Nebrodi protagonisti nel panorama siciliano e non solo.

La scelta di onorare la tradizione degli “scalpellini” non è a caso. Come la creazione della galleria dell’araldica nebroidea realizzata su questa pietra. A Ficarra venivano realizzati manufatti lapidei intagliati nelle più importanti fabbriche di edifici ecclesiastici rinascimentali e barocchi in Sicilia, una vera e propria scuola, come quella dei “maiolicari” di Naso, i fonditori di campane di Tortorici ed altre realtà che insistevano nel territorio nebroideo. La lavorazione dell’arenaria è stata per secoli una importante risorsa per l’economia, una realtà d’eccellenza, importante e capace di innescare “flussi migratori verso le grandi committenze”.  L’evento rappresenta un’occasione, un luogo aperto e diffuso ove potranno incontrarsi e confrontarsi gli attori istituzionali, le associazioni culturali ma soprattutto tutti coloro che si interessano d’arte, di cultura e di recupero delle tradizioni.