Le notizie di queste ultime settimane hanno riacceso i riflettori sull’Ospedale di
Milazzo, ed, in particolare, sulla situazione del pronto soccorso. Abbiamo assistito in
aula consiliare al dibattito scaturito dal Consiglio comunale straordinario,
allorquando il Commissario Alagna ha comunicato che la struttura sarà oggetto di un
importante intervento di ammodernamento che ne comporterà la chiusura per un
periodo di sei mesi, con relativo spostamento dei servizi di emergenza al Cutroni
Zodda di Barcellona P.G. .
È utile ricordare che il pronto soccorso di Milazzo rappresenta il punto di riferimento
del sistema di emergenza di un bacino territoriale di circa centomila abitanti. Più
volte, a tal proposito ,sono state sottolineate le molteplici criticità che lo stesso
presenta. La carenza di medici e personale paramedico, spesso costringe i pazienti a
lunghe permanenze sulle barelle, prima di essere trattati e trasferiti ai reparti, con
conseguenti ricadute anche sul servizio del 118 che si ritrova con le ambulanze
bloccate.
Alla luce di ciò riteniamo che un investimento teso a migliorare la struttura sia da
accogliere positivamente, sperando che questa allarghi la gamma dei servizi offerti.
Non possiamo dimenticare che siamo a ridosso di un’area industriale dove il rischio
di incidenti è elevato e lo stesso ospedale non è attrezzato con un centro antiveleni
ed un reparto grandi ustionati.
Quello che però suscita perplessità e preoccupazione riguarda il trasferimento di
servizi così complessi nel vicino ospedale di Barcellona. Ci chiediamo se tale
stravolgimento , anche se temporaneo, possieda tutte la garanzie sanitarie sulla
fornitura degli stessi servizi di emergenza che finora sono stati garantiti, pur con
tutte le criticità sopra evidenziate, dall’ospedale di Milazzo.
Ossia: che siano stati predisposti sia l’ adeguata copertura di personale che delle
attrezzature per mantenere lo stesso grado di tempestività nel soccorso; tenendo
presente anche che tale ospedale non risulta dotato di pista per l’elisoccorso, che
rappresenta un servizio cardine, soprattutto per l’utenza delle Isole Eolie, oltre alla
camera iperbarica.
Si ha ragione di pensare, appunto, che una decisione di tale portata, considerati tutti
i risvolti che essa può assumere, sia stata, anche, avallata da un team tecnico, il cui
assenso solleva l’Azienda da ricadute problematiche rispetto a possibili disservizi.
Chiediamo pertanto delucidazioni in merito, possibilmente fornita dalla componente
sanitaria e medica della struttura ospedaliera, che tranquillizzi l’utenza sulla garanzia
che nulla sarà trascurato per non diminuire assolutamente il livello del servizio di
emergenza fin qui prestato.
Chiediamo inoltre se sia stata valutata una soluzione interna allo stesso ospedale di
Milazzo, utilizzando reparti e spazi eventualmente disponibili e facilmente
attrezzabili con spostamenti di attrezzature, ma mantenendo sul posto il personale
medico e paramedico.
Restiamo fiduciosi di ricevere le risposte ai quesiti sopra posti, esclusivamente al
fine di tranquillizzare tutte le persone che quotidianamente ci esprimono tutta la
loro preoccupazione per gli eventuali disagi che potrebbero scaturire da un
intervento di questa portata
PARTITO DEMOCRATICO