Tra devozione e divertimento, nel clima mite di un ottobre più assolato del solito, gli orlandini tornano ad omaggiare la loro protettrice speciale: Maria Santissima di Capo d’Orlando. Il simulacro sacro, conservato nel Santuario posto in cima al Monte che sovrasta la città, una volta l’anno, in occasione dei festeggiamenti del 22 ottobre è portato in processione lungo le vie cittadine e per una settimana rimane custodito presso la Chiesa di Cristo Re, per poi essere nuovamente restituito al Santuario.

La festa appena trascorsa in onore della Patrona di Capo d’Orlando, arricchita dalle consuete bancarelle e giostre per bambini, ha acquisito quest’anno una valenza diversa. Infatti, sia nel 2020 che nel 2021 la ricorrenza religiosa era stata vissuta rispettando le ristrettezze dovute alla crisi sanitaria, quindi senza la consueta folla di pellegrini accalcati in processione. Ieri, tra le tante emozioni vissute da cittadini e visitatori c’era anche la gioia di ritrovarsi insieme, vicini, festosi, avvolti da quel frastuono caratterizzante la festa che accomuna tutti: la banda, i portatori, i canti e le preghiere del rosario da una parte e le urla dei venditori, i pianti di qualche bambino, le risati di altri per i divertimenti vissuti. Insomma, si è stati dinuovo travolti dalla confusione che per due giorni ferma la quotidianità di una comunità. E’ stato un ritorno al passato; un voler buttare alle spalle 2 anni di pandemia e crisi economica; il desiderio di normalità, di avere la libertà di pregare riabbracciando il simulacro sacro o di chiedere una grazia al Suo passaggio sotto casa; la Madonnina è andata dinuovo in visita ai fedeli, a quelli che sono impossibilitati a salire al Monte o a quelli troppo disperati per rivolgersi fiduciosi a Lei. E così, un’altra festa volge al termine al grido di “Viva Maria”!

L.L.

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