Si avvicina inesorabilmente il termine ultimo del 25 novembre per approvare il Piano di riequilibrio finanziario da parte del Consiglio Comunale di Capo d’Orlando. Non vi è traccia ancora dell’approvazione in Giunta Comunale  del rendiconto di gestione anno 2021, atto propedeutico per approvare il riequilibrio, che certificherà in maniera inequivocabile a quanto ammonterà il disavanzo da ripianare.

Tutti gli addetti ai lavori e molti cittadini orlandini sanno che nell’ultimo rendiconto approvato relativo all’anno 2020, il disavanzo era già consistente e cioè  ammontava a più di 44 milioni di euro.

Il Comune di Capo d’Orlando è ormai assediato dai Commissari regionali che dovranno fungere da stimolo e controllo sull’iter contabile, al fine di far approvare questi importanti strumenti contabili, ivi compreso il bilancio di previsione 2022, che solo se approvati nel giro di pochissimi giorni potranno evitare il dissesto finanziario del Comune.

Quasi inutile sarà infatti l’approvazione da parte del Consiglio Comunale, del bilancio di previsione 2021, in quanto una recente normativa nazionale condivisa dalla circolare assessoriale n.33 del 13/0/10/2022 da parte del competente Dipartimento Regionale, viene disposto  che l’approvazione del Rendiconto determina il venir meno dell’obbligo di deliberare il bilancio di previsione dell’esercizio in cui il Rendiconto si riferisce.

In sostanza secondo le nuove norme poteva essere approvato solamente il Rendiconto anno 2021, senza approvare prima il bilancio di previsione 2021, poichè il bilancio di previsione 2021 che sarà approvato sicuramente nel prossimo Consiglio Comunale, convocato dal Presidente del Consiglio Cristian Gierotto giorno 08/11/2022, non è altro, essendo già quasi alla fine dell’anno 2022, che un bilancio di previsione a consuntivo delle spese e delle entrate già fatte. 

Sarebbe interessante conoscere dall’Amministrazione Comunale capeggiata dal Sindaco Ingrillì, quanti dipendenti vi sono in comando presso altri Enti e se sono state accantonate le somme in bilancio per rimborsare il pagamento degli stipendi ai Comuni per i dipendenti che  sono stati collocati in comando e se non è il caso di farli o rientrare presso il Comune Orlandino o autorizzare la mobilità definitiva presso gli Enti nei quali prestano attualmente servizio, considerato che secondo il D.M  del 18.11.2020 il rapporto dipendenti popolazione residente  per la fascia da 10.000 a 19.999 abitanti risulta 1  su 166 abitanti e quindi i dipendenti comunali di Capo d’Orlando, se fossero tutti assunti a tempo pieno e indeterminato dovrà essere al massimo di 82 dipendenti.  

Inoltre la mancata approvazione del rendiconto anno 2021, ha come effetto il blocco dei trasferimenti ministeriali che ha anche come conseguenza il mancato e puntuale pagamento degli stipendi ai quasi 175 dipendenti comunali che aspettano ancora sia il mese di maggio 2022 che il mese di ottobre 2022.

Anche i 36 dipendenti assunti dalla ditta aggiudicataria dell’appalto del servizio raccolta rifiuti, aspettano ancora il pagamento del mese di settembre e ottobre 2022 e alcuni dipendenti i primi giorni di luglio 2022 e trattamento di fine rapporto, dal vecchio gestore del servizio. Gli atavici ritardi nell’approvazione dei documenti contabili stanno portato il Comune di Capo d’Orlando nel baratro finanziario, considerato che l’unico strumento per non dichiarare il dissesto finanziario è l’approvazione del piano di riequilibrio, che sarà anche possibile se il Comune Orlandino riuscirà  a incassare svariati milioni di euro di tasse e imposte comunali non pagate.

Risulta pleonastico affermare che  la mancata approvazione dei documenti contabili, porterà inevitabilmente  alla dichiarazione di dissesto finanziario, da parte della Corte dei Conti di Palermo.

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