Bruno Mancuso

A lanciare l’allarme è il Distretto socio sanitario 31 con Bruno Mancuso, Sindaco di Sant’Agata Di Militello Capofila.

I sindaci dei Nebrodi rilanciano l’impegno in prima linea affinché siano ripristinate condizioni decorose ed adeguate a garanzia del diritto alla salute della popolazione del distretto sanitario.

La situazione sempre più precaria dell’ospedale di Sant’Agata Di Militello, la cui funzionalità dei reparti è ormai ridotta al lumicino a causa di criticità strutturali ed un organico insufficiente di medici e personale sanitario, e le enormi difficoltà riscontrate nell’erogazione dei servizi sanitari a livello territoriale, impongono un’assunzione di responsabilità da parte delle Istituzioni che governano la sanità regionale non più rimandabile ed alla quale i sindaci, a nome della comunità tutta, fanno appello.

Nell’incontro svoltosi martedì pomeriggio al castello Gallego, cui hanno preso parte anche i rappresentanti sindacali della Cgil di Capo D’Orlando fornendo un contributo significativo sulle principali necessità per l’utenza tra cui quella del potenziamento del servizio di emergenza del 118, è stata ribadita la necessità di rimettere il dossier sanità dei Nebrodi al centro dell’agenda politica regionale.

La richiesta che viene riproposta con forza è quella di dare completa attuazione a quanto già previsto dall’ultima rete ospedaliera, con tutte le dotazioni che spettano all’ospedale di Sant’Agata Militello così come classificato nella rete ospedaliera come presidio di base, a partire dalla immediata riapertura del punto nascita ormai chiuso dal settembre 2019 e per cui nei mesi scorsi i sindaci avevano presentato all’allora assessore Razza un report dettagliato su bacino d’utenza e volumi di attività potenziale del reparto riferimento di un territorio particolarmente ampio e spesso impervio nei collegamenti.

Siamo dunque in attesa della convocazione del già richiesto confronto con il nuovo assessore regionale alla Salute, Dott.ssa Giovanna Volo, con la quale i sindaci intendono riattivare e rilanciare l’interlocuzione già avviata nei mesi scorsi con il precedente governo regionale, pronti all’attuazione di qualunque iniziativa utile a sostenere con forza le richieste a nome dell’intera comunità dei Nebrodi.

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