Capo d’Orlando – Il gruppo di opposizione “CambiAmo Capo”, anche in vista del Consiglio Comunale di giovedì 15 in cui non si discuterà del Previsionale 2022/24, chiede che venga convocata una Conferenza dei Capigruppo, con carattere d’urgenza, per condividere le più opportune e tempestive iniziative al fine di scongiurare il default, in considerazione delle illegittimità e delle carenze documentali emerse nelle sedute consiliari del 08/08/2022 e del 24/11/2022 e riportate rispettivamente nelle deliberazioni consiliari n.33/2022 e n.53/2022, relativamente alla drammatica situazione economico-finanziaria dell’Ente locale de quo e alle note “Irregolarità contabili”, “Criticità per gli equilibri di Bilancio”, “Difformità dalla sana gestione finanziaria”, reiteratamente evidenziate dal Gruppo Consiliare “CambiAmo Capo”, anche con l’“Operazione Verità”, nonché certificata dalla Corte dei Conti con Deliberazione n. 96/2022 e dai Collegi dei Revisori dei Conti, rispettivamente presieduti dal dott. Crimi e dal dott. Spinella. In premessa, il capogruppo Mangano e i 4 consiglieri Gazia, Liotta, Scafidi e Truglio hanno tra l’altro scritto: Che il Collegio dei Revisori dei Conti con verbale n. 28 del 18/07/2022, dove aver preso atto della volontà espressa dell’amministrazione Ingrillì di aderire alla procedura di riequilibrio ex art. 243 bis, ha, tra l’altro, rappresentato che si “esprimerà compiutamente sulla sostenibilità del piano al momento della presentazione che dovrà essere deliberata entro i 90 giorni dalla deliberazione di adesione”;
Che il Capogruppo Mangano come riportato nel verbale n. 7 del 22/07/2022 della Conferenza dei Capigruppo, dopo aver preso atto della proposta del Presidente del Consiglio che “sarebbe necessario una relazione articolata e dettagliata da parte del responsabile dell’Area economico-finanziaria in ordine all’esigenza del ricorso alla procedura di Riequilibrio Finanziario Pluriennale e un parere strutturato da parte dei Revisori dei Conti” e delle parole del sindaco che la proposta n. 44 “è priva del parere dei revisori dei conti, i quali lo esprimeranno entro i 90 giorni dopo l’adesione al piano di riequilibrio”, ha invitato il Presidente del Consiglio Comunale “a richiedere al Collegio dei Revisori ai sensi dell’art. 239 del TUEL e del vigente regolamento di contabilità un parere che scongiuri la dichiarazione dello stato di dissesto e che si può procedere con il piano di riequilibrio pluriennale, naturalmente, da acquisire prima della riunione collegiale richiesta nei precedenti interventi e della seduta consiliare per poter approfondire adeguatamente la proposta n. 44. A sostegno delle proprie argomentazioni e preoccupazione chiede che venga riportato integralmente a verbale la prescrizione della Corte dei Conti da pag. 29 a pag. 31…”;
Che il Presidente del Consiglio Comunale con nota del 25/07/2022 prot. n. 0022571 “Richiesta relazione in
ordine alle esigenze del ricorso alla procedura di Riequilibrio Finanziario Pluriennale”, indirizzata al Responsabile dell’Area Economico-Finanziaria, quale atto propedeutico della proposta di C.C. n. 44/2022 ad oggetto “Ricorso alla procedura di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (art.243 Bis del D.Lgs 267/2000)”, ha chiesto una articolata e dettagliata relazione della quale “si evincono le motivazioni e giustificano il ricorso al piano stesso”;
Che la Responsabile del settore economico-finanziario, dott.ssa Antonella Micale, con nota del 26/07/2022 prot. n. 0022746 “Riscontro nota prot. n. 22571 del 25/07/2022”, ha rappresentato che “nessuna relazione è dovuta a corredo della proposta di ricorso al Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, ai sensi della normativa vigente e delle nuove “linee guida della Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti (delibera n. 5/2018)”; “essendo sufficientemente motivata la scelta, dell’istruttoria e onde scongiurare un inutile aggravio del procedimento in tale fase, tanto più che se ne è propedeuticamente simulato la sostenibilità, fatti salvi fatti sopravvenuti, si respinge qualsivoglia richiesta di atti ultronei non dovuti”;
Che il Sindaco Ingrillì, come riportato nel verbale n. 5 del 29/07/2022 della IV Commissione Consiliare
Permanente, prima ha evidenziato che “è stata effettuata una simulazione per verificare l’effettiva sostenibilità del piano di riequilibrio” e poi con successivo intervento, sollecitato dal Capogruppo CambiAmo Capo, ha confermato che “per completezza la simulazione è stata effettuata sul Rendiconto 2020 e sulla proiezione del Consuntivo 2021 già predisposto dagli uffici e non ancora inviato per l’approvazione della Giunta, in quanto si attende l’approvazione comunale del Consuntivo 2020”;
Che il Capogruppo di CambiAmo Capo, nella richiamata seduta di Commissione, rivolgendosi alla Responsabile Area Economico Finanziaria, dott.ssa Antonella Micale, ha richiesto “formalmente la copia di tutta la documentazione finale e propedeutica per giustificare il documento di sostenibilità del piano di riequilibrio nonché il rendiconto 2021 che il Sindaco ha comunicato che gli uffici hanno già elaborato e che nei prossimi giorni sarà trasmesso alla Giunta Municipale per la conseguente approvazione”; inoltre ha evidenziato che “è del tutto pleonastico che la richiamata documentazione deve essere presentata nei primi giorni della prossima settimana per consentire al richiedente e comunque a tutti i colleghi consiglieri di poter visionare e studiare al fine di potersi pronunciare, serenamente e compiutamente al prossimo Consiglio Comunale del 08/08/2022”. Che gli scriventi, a tutt’oggi, non sono in possesso del richiamato “Documento di Sostenibilità del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, completo degli atti propedeutici e/o connessi”, reiteratamente richiesto agli uffici comunali competenti e all’amministrazione comunale, nonostante le periodiche rassicurazione del Sindaco, come riportato nei verbali della seduta della Conferenza dei Capigruppo (n. 7 del 22/07/2022) e della Commissione Consiliare Permanente-Bilancio (n. 5 del 29/07/2022) nonchè del Consiglio Comunale dello scorso 08/08/2022;
Che nella seduta consiliare del 24/11/2022, così come riportato nella delibera di C.C. n. 53/2022, i consiglieri “CambiAmo Capo” hanno contestato l’assenza di documenti finanziari obbligatori come il Bilancio di previsione 2022-2024 nonostante la nomina del Commissario ad acta dott. Antonio Garofalo, “perché non sarebbe garantita la continuità dei documenti finanziari prodromici al piano di riequilibrio” ed hanno evidenziato che il Collegio dei Revisori dei Conti “con i loro verbali hanno sempre rinviato il rilascio del parere, in quanto hanno sempre parlato di necessaria contestualità nella trasmissione dei documenti finanziari, stante che sono tra loro concatenati e correlati”;
Che con nota del 02/11/2022 prot. n. 0033567 il dott. Antonio Garofalo ha comunicato di essere stato nominato commissario ad acta per l’“Approvazione del Bilancio di Previsione 2022/2024 e degli atti propedeutici e/o connessi. Intervento sostitutivo ai sensi dell’art. 109 bis dell’O.R.EE.LL. – Insediamento e invito alla Giunta. D.A. n. 403/S.3/2022 del 16/09/2022”. CONSIDERATO – Che rientrano nei compiti del Consiglio Comunale quelli di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’Ente Locale, e in particolare per i documenti finanziari stante la grave situazione economico-finanziaria del Comune di Capo d’Orlando e le note “difformità dalla sana gestione finanziaria”. Il circuito istituzionale delle competenze, l’equilibrio armonico dei poteri di tali organi di governo, il bilanciamento dei pesi e dei contrappesi, assicurano una dialettica collaborativa e non competitiva tra i vari organi nell’ottica della buona amministrazione e del perseguimento dell’interesse della comunità locale. DATO ATTO – Che la Corte dei Conti con la deliberazione n. 96/2022 ha tra l’altro evidenziato, a pagina 30, che: “b) qualora emerga, dalla ricostruzione dello stato economico-finanziario dell’ente (anche in virtù delle segnalazioni sopra richiamate), l’impossibilità di ripianare “validamente” lo squilibrio evidenziatosi con le modalità di cui agli articoli 193 e 194 del TUEL ed entro il fisiologico arco temporale del bilancio di previsione (art.162 Tuel), con una manovra correttiva (“piano di rientro”) di durata triennale ed in ogni caso non oltre la durata della consiliatura (art.188 comma 1 Tuel), gli organi decisionali si trovano di fronte alla scelta necessitata tra l’adozione di un Piano di riequilibrio pluriennale o la dichiarazione dello stato di dissesto”;
“d. condizione per accedere alla procedura di riequilibrio è “la regolare approvazione del bilancio di previsione e dell’ultimo rendiconto nei termini di legge: ciò in quanto è necessario che le successive proiezioni abbiano come punto iniziale di riferimento una situazione consolidata in documenti ufficiali o comunque, conosciuti in momenti topici della gestione quali la verifica per la salvaguardia degli equilibri di bilancio, nonché in fase di assestamento generale o in qualunque altro momento utile del ciclo di bilancio”(Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, del. n. 5/2018)”;
Che la Corte dei Conti- Sezione delle Autonomie con deliberazione n. 5/2018 ha, tra l’altro, evidenziato, a
pagina 6, che “Condizione per accedere alla procedura di riequilibrio è la regolare approvazione del bilancio di previsione e dell’ultimo rendiconto nei termini di legge: ciò in quanto è necessario che le successive proiezioni abbiano come punto iniziale di riferimento una situazione consolidata in documenti ufficiali o comunque, conosciuti in momenti topici della gestione quali la verifica per la salvaguardia degli equilibri di bilancio, nonché in fase di assestamento generale o in qualunque altro momento utile del ciclo di bilancio.
Anche se tali adempimenti non sono espressamente richiesti dalla disciplina procedimentale per la definizione del piano di risanamento, essi rappresentano essenziali ed imprescindibili elementi istruttori la cui mancanza si riverbera sulla valutazione della congruenza, ai fini del riequilibrio, dello strumento di risanamento. In proposito si richiamano gli orientamenti già espressi con le deliberazioni n.16/SEZAUT/2012/INPR e n.22/SEZAUT/2013/QMIG. Si ricorda in proposito che, il piano di riequilibrio deve necessariamente contenere una quantificazione veritiera ed attendibile della situazione economico-finanziaria dell’ente e dell’esposizione debitoria, la puntuale ricognizione e quantificazione dei fattori di squilibrio e dell’eventuale disavanzo di amministrazione risultante dall’ultimo rendiconto approvato. Nella rilevazione dell’entità della situazione iniziale di squilibrio assume un rilievo pregnante la ricognizione degli oneri latenti al fine di poterne stimare le ricadute negli anni di svolgimento della procedura di risanamento. Ove non adeguatamente considerati, i debiti e gli oneri latenti, possono minare in radice la sostenibilità del piano programmato. Il comma 6 dell’art. 243-bis stabilisce, infatti, che il piano di riequilibrio finanziario pluriennale deve individuare e quantificare tutte le misure necessarie per ripristinare l’equilibrio strutturale del bilancio, per ripianare integralmente il disavanzo di amministrazione accertato e per finanziare i debiti fuori bilancio nel periodo massimo di vigenza dello stesso.”;
Che il Collegio dei Revisori dei Conti con

  1. il verbale n. 38 del 23/10/2022 “Parere sul Bilancio di Previsione 2021-2023” ha, tra l’altro,
    precisato e premesso quanto segue:
     “ L’organo di revisione è tenuto ad esprimere il presente parere anche al fine di garantire l’iter
    procedurale avviato con la sostanziale variazione e definizione del risultato di amministrazione
    emerso con l’approvazione dei rendiconti per gli anni 2019 e 2020, dei rilievi espressi dal Collegio,
    della deliberazione della Corte dei Conti n. 96 del 26/05/2022, che ha determinato allo stato
    attuale, quale ipotesi di risanamento, la deliberazione n. 33 del 08/08/2022 di ricorso alla
    procedura ex art. 243 bis. La stessa amministrazione definisce la presente proposta di
    deliberazione (Nota Integrativa – conclusioni), uno strumento di collegamento alla predisposizione
    dei successivi atti: Rendiconto 2021 – Bilancio 2022/2024 – Piano di riequilibrio Pluriennale
    Finanziario. Pertanto le verifiche richieste e il motivato giudizio richiamato dall’art. 239 saranno
    effettuate ed espresse alla contestuale trasmissione di questi atti al fine di avere il quadro
    complessivo del risultato di amministrazione 2021, la previsione del bilancio 2022/2024 e la
    coerenza dello stesso con il PRPF. Appare evidente che il solo Bilancio di Previsione 2021 in una
    situazione speciale (non ordinaria) trasmesso dopo oltre nove mesi di gestione dell’esercizio
    successivo ha un valore poco significativo. Il legislatore infatti visto il proliferare di situazioni
    “speciali o anomale” ha recentemente previsto la possibilità di non approvare il bilancio di
    previsione, comma 8 bis dell’art. 151 del D.lgs 267/2000 introdotto dalla legge 142/2022 del
    22/09/2022. La Regione Siciliana ha emanato un’apposita circolare in tal senso (n.33 del 13/10/2022).” Si ribadisce pertanto la necessità di ricevere entro breve termine contestualmente e con completezza gli atti successivi.” nelle “Conclusioni” del richiamato verbale ha evidenziato che “la situazione di squilibrio complessiva attestata con l’approvazione del Rendiconto 2020 necessita che l’Ente predisponga e trasmetta senza indugio i successivi documenti contabili (Rendiconto 2011 – Bilancio Previsione 2022/2024 – PRPF) indispensabili per la verifica della coerenza, congruità e attendibilità, aggiungendo il termine “sostenibilità” non richiamato dal legislatore ma imposta dalla norma speciale nell’esame dei documenti da sottoporre al Collegio e al Consiglio Comunale.”
  2. il verbale n. 51 del 16/11/2022 “Relazione sul Rendiconto 2021”, dopo aver rilevato “l’assenza di
    contestualità nella presentazione degli altri documenti come richiesto dal Collegio a pag. 5 del Parere sul Bilancio di Previsione 2021/2023 rilasciato in data 23/10”, nelle “Conclusioni” ha evidenziato che “alla data odierna il Collegio non conosce le risultanze della sostenibilità del piano di
    riequilibrio”.
  3. il verbale n. 54 del 21/11/2022 “Relazione sul Rendiconto 2021 – Emendamento tecnico” ha
    rassegnato “il forte disagio nel dover esercitare la propria funzione di controllo su “atti
    fondamentali” in tempi ristretti, sicuramente nella fattispecie condizionati del punto successivo –
    Approvazione del Piano di Riequilibrio ex art. 243 bis del D.lgs 267/2000 – che senza l’ulteriore
    controllo postumo nelle more della deliberazione definitiva , per le necessarie correlazione tra i
    documenti in esame avrebbe generato errori non sanabili visti i termini perentori. Invita e diffida
    l’ente per tutti gli atti futuri al controllo preventivo sostanziale delle proposte e di tutti gli allegati per
    evitare quanto avvenuto in questi mesi”.
  4. il verbale n. 55 del 22/11/2022 “Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale”, in premessa, ha
    rappresentato “Il Collegio rileva preliminarmente che i tempi ristretti che precedono il termine
    perentorio di approvazione del piano di riequilibrio, del 25/11/2022, ai sensi dell’art. 243 bis comma
    1 (novanta giorni dall’esecutività dichiarata nella proposta deliberativa dall’Ente), non permettono
    una soddisfacente analisi sia di verifica generale che analitica delle azioni del piano di riequilibrio.
    L’amministrazione e gli uffici non hanno giustificato all’interno della proposta le motivazioni del
    ritardo. Il Collegio è stato coinvolto per le delucidazioni e la presentazione del piano di riequilibrio dall’Amministrazione (Sindaco, Assessore al Bilancio ed Esperto del Sindaco), dagli uffici (Dott.ssa Micale) e dal consulente redattore del Piano (Dott. Antonino Mineo), in due incontri informali che sul Piano di Riequilibrio si sono avuti esclusivamente nella giornata del 20/11/2022. Il Collegio ritiene doverosa tale premessa, e contemporaneamente auspica che nelle more della deliberazione. il Consiglio Comunale sia informato anche con appositi incontri preliminari all’adunanza.” RILEVATO –

Che non è più procrastinabile l’esame delle cause che hanno determinato la drammatica situazione economico-finanziaria del Comune di Capo d’Orlando e l’individuazione dei responsabili politico-amministrativi dei conseguenti disagi per la comunità paladina condannata a subire le inevitabili e insostenibili sacrifici determinati dal possibile default se non si interviene con umiltà nell’accogliere i rilievi della Corte dei Conti con deliberazione n. 96/2022, i suggerimenti dell’Organo di Controllo Regionale Sezione Autonomie con deliberazione n. 5/2018, le proposte del Collegio dei Revisori dei Conti e con la determinazione necessaria nel rispetto degli strumenti finanziari previsti dalla normativa vigente per scongiurare il dissesto finanziario. Per quanto premesso, considerato, dato atto e rilevato, CHIEDONO – Che la S.S. Ill.ma voglia, con carattere d’urgenza, convocare la conferenza permanente dei Capigruppo
Consiliari, con il seguente Ordine del Giorno:
OGGETTO: Deliberazioni di Consiglio Comunale n. 33 del 08/08/2022 “Ricorso alla procedura di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (art. 234 bis del D.lgs n. 267/00)” e n. 53 del 24/11/2022 “Approvazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale 2021-2040 ai sensi dell’art. 243 bis del D.lgs 267/2000”.– Esame e conseguente determinazione per rimuovere le palesi illegittimità e carenze documentali obbligatori, al fine di scongiurare il default.

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