Prosegue la linea dura dell’Amministrazione comunale nei confronti degli “zozzoni”. Nella giornata odierna gli uffici hanno completato l’esame di altri filmati delle telecamere posizionate in alcune aree del territorio comunale e puntualmente sono venuti fuori cittadini che, senza alcuno scrupolo, hanno ritenuto opportuno, nei giorni scorsi, liberarsi della spazzatura. Stavolta non si tratta di aree periferiche, ma addirittura di Croce di Mare, della zona del cimitero comunale e poi un angolo di Parco Vecchio, strada trafficata e forse per questo ritenuta idonea da coloro che magari la percorrono giornalmente per liberarsi della spazzatura. Un comportamento che adesso costerà caro visto che le fototrappole installate dal Comune hanno immortalato i loro gesti e, in alcuni casi, la ripetitività dell’illiceità che rischia di avere conseguenze non solo economiche ma anche penali visto che l’abbandono dei rifiuti in luogo pubblico è reato. 

Il sindaco Midili, impegnato ormai dall’inizio del suo mandato a bloccare questi fenomeni per evitare di vanificare gli sforzi che hanno portato Milazzo a raggiungere oltre il 65 per cento della raccolta differenziata, ha deciso, in aggiunta alla sanzione che presto sarà notificata a domicilio, di  pubblicare i fotogrammi di tale condotta irresponsabile, occultando ovviamente tutto ciò che rende riconoscibile gli autori (individuati però dal Comune). «Pensavano ci fossimo dimenticati di loro – evidenzia il primo cittadino – ed invece eccoli qui: dai “trasfertisti” da Messina, San Filippo de Mela, San Pier Niceto e Fondachelli Fantina alla persona in Mercedes che dalla zona di Ciantro deposita a Croce di Mare ( in buona compagnia di una signora che si allena al lancio del sacchetto da seduta). E ancora ai bei soggetti di Parco che hanno appuntamento quotidiano per sporcare una delle zone più trafficate della città, per completare col  ciclista solitario che ogni sera fa visita alle porte del Cimitero per depositare la sua busta della spazzatura. Uno schifo senza fine. Piovono verbali e sempre pochi sono per questi zozzoni».

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