In riferimento allo scontro che si è aperto all’interno della Fondazione Lucifero con la mozione firmata da tre consiglieri (Scicolone, Puglisi e Schirò) per sfiduciare la presidente Maria Teresa Collica, il sindaco Pippo Midili ha rilasciato la seguente dichiarazione.

“Avevo ragione a dire che l’Amministrazione non si trovava rappresentata in questo Cda ed i fatti ci hanno dato ragione. Già lo scorso anno avevamo chiesto l’azzeramento di un Consiglio di amministrazione che presentava conflittualità tali da non garantire l’importante patrimonio non soltanto economico, della Fondazione Lucifero. Purtroppo in quell’occasione a Palermo non hanno voluto ascoltarci e in maniera molto forzata hanno preferito andare avanti con questa triste commedia che oggi giunge all’epilogo più amaro possibile.

Chiederemo ulteriormente al presidente della Regione e all’assessore alla Famiglia di tutelare in tutti i modi, attraverso un commissariamento ormai non più rinviabile, l’Ipab “Lucifero”  e un patrimonio culturale, sociale ed umano che non può più essere ostaggio di  logiche politiche di non certo ampio livello.

Abbiamo già richiesto, senza ricevere alcuna risposta, le verifiche da parte dell’Assessorato, dei curricula  e di eventuali incompatibilità di alcuni elementi presenti nel Consiglio di amministrazione che ci appaiono assolutamente evidenti.

Le gravi affermazioni contenute nei due documenti rilasciati dall’attuale presidente e da chi si propone per il futuro meritano approfondimenti di uffici diversi da quelli politici ed amministrativi.

I troppi silenzi – conclude il sindaco di Milazzo – che hanno circondato quanto verificatosi negli ultimi due anni alla Fondazione Lucifero hanno dimostrato la mancanza di assoluto rispetto nei confronti della nostra città, del territorio e dell’intera Piana che invece meritano attenzione. Occorre porre fine alla “stagione dei veleni” che ha come uniche “vittime” bambini e ragazzi privati di un diritto sacrosanto. Questo chiedo a gran voce agli organi regionali”.  

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