OGGETTO: REALIZZAZIONE DI UN CENTRO
DIURNO DI INCLUSIONE SOCIALE A SOSTEGNO DEI GIOVANI CON AUTISMO E
DISABILITA’.
I sottoscritti Consiglieri comunali, Sandro Gazia, Linda Liotta, Felice Scafidi, Giuseppe
Truglio, Renato Carlo Mangano nell’espletamento del mandato elettorale,
Premesso
Che i ragazzi con disabilità in età scolare hanno un impegno quotidiano e vivono in un
contesto sociale insieme ai loro coetanei, insegnanti, insegnanti di sostegno, assistente
alla comunicazione, collaboratori scolastici. Ultimata la scuola rimangono soli, confinati
nelle proprie case e avendo come unici amici i loro genitori.
Ciò ovviamente non sostiene lo sviluppo socio-psico-educativo, contribuendo, allo stesso tempo, a
mantenere la famiglia in una condizione di continua e necessaria attenzione e necessità di
organizzazione, con evidenti conseguenze sul piano della conciliazione dei tempi ma anche,
spesso, del benessere familiare/collettivo.
Che I Centri diurni svolgono una funzione educativa, assistenziale e riabilitativa ponendo al centro
la persona e il suo benessere, che dipende in larga parte dalla qualità delle relazioni a lei più
prossime. Questa premessa, che sta alla base delle molteplici attività e iniziative dei Centri diurni,
muove gli scriventi a programmare e progettare un intervento specifico che guarda alla
complessità della persona/famiglia e ai suoi bisogni, offrendo concretezza operativa, attraverso
precipui aspetti organizzativi, professionali e di funzionamento. La mission dei Centri diurni è
rispondere ai bisogni psico-fisici e socio-relazionali, rafforzando l’identità, rispettando la dignità
personale, migliorando il benessere e la qualità della vita della persona con disabilità e della sua
famiglia. Gli elementi di forza che permettono di raggiungere tali finalità sono: un contesto
educativo, assistenziale e riabilitativo dinamico, l’attenzione alla dimensione metodologica e
progettuale, un’organizzazione strutturata, la professionalità del personale e la costante attenzione
al mantenimento e alla valorizzazione di relazioni significative nel territorio di riferimento.
Così facendo i Centri diurni operano in una logica di sussidiarietà e di integrazione, per l’inclusione
di tutti.
Considerato
Che il nostro Comune risulta privo di esperienze e di servizi di tal tipo, pur arricchito da enti del
terzo settore che impegnano risorse e volontà per sviluppare azioni concrete nell’ambito,
guardando in particolare ad alcuni aspetti e specificità della disabilità; allo stesso tempo, però è
evidente l’assenza di luoghi di aggregazione che assolvano ai bisogni sopra detti e a cui si vuole
dare risposta con quanto qui enunciato.
Che quanto detto non rappresenta un problema/bisogno delle persone/famiglie con disabilità, ma
una problematica/impegno che necessariamente deve investire la collettività, le istituzioni
pubbliche e private, i servizi, nell’ottica di una presa di responsabilità civile condivisa e di co-
costruzione di un sistema di welfare sociale integrato.
Rilevato
che il Centro Diurno rientra tra i servizi socio-assistenziali di cui alla L.R. 22/86, pertanto, lo
sviluppo della presente progettualità, quale finalità a medio termine, mira alla concretizzazione di
un centro che possa rispondere ai requisiti logistici, professionali ed organizzativi, al fine
dell’iscrizione alla relativa sezione dell’apposito registro regionale.
Tutto ciò premesso, considerato e rilevato,
impegnano
il Sindaco e la Giunta Municipale ad elaborare una adeguata progettualità che preveda:
LOGISTISTICA E RISORSE MATERIALI/UMANE
1- Una SEDE che possa comprendere ambienti da dedicare a:
a) uffici;
b) locali ad uso collettivo;
c) servizi generali;
d) spazi esterni.
2- materiale didattico/laboratoriale.
3- FIGURE PROFESSIONALI: psicologo e assistente sociale; VOLONTARIATO strutturato;
professionisti aree creative/espressive
ASPETTI GESTIONALI/SOSTENIBILITA’
Il progetto potrebbe essere avviato e sostenuto attraverso un ente del terzo settore formato a
partire dalla volontà dei GENITORI/FAMIGLIE di ragazzi con disabilità. Soprattutto in fase iniziale,
l’Ente di sosterrebbe attraverso le quote sociali e le donazioni liberali dei/delle soci/ie, l’impegno
volontario delle stesse famiglie, anche utilizzando specifiche competenze professionali utili
nell’abito di attuazione del presente progetto, attraverso la promozione di campagne sociali e
iniziative di raccolta fondi.
Nel tempo, l’impegno è quello volto a far crescere il Centro e l’associazione, implementando una
rete sociale territoriale, iscrivendo l’associazione al registro di cui alla L.R. 22/86 per la sezione
specifica e, dunque, operando anche attraverso convenzioni con gli enti pubblici, operando un
lavoro di progettazione sociale utile al reperimento fondi pubblici/privati.
Si tratta di un progetto sostenibile, secondo la Legge Regionale 9 Maggio 1986 n° 22, di riordino
dei servizi e delle attività socio-assistenziale in Sicilia, in cui la regione promuove, nel quadro della
sicurezza sociale, la riorganizzazione delle attività assistenziali attraverso un sistema di servizi
socio-assistenziali finalizzato a garantire ai cittadini che ne hanno titolo interventi adeguati alle
esigenze della persona. L’articolo 2 di tale legge si ispira infatti al seguente principio: prevenire e
rimuovere le cause dei bisogni individuali e collettivi nonché quelle di emarginazione sociale.
Capo d’Orlando, 12 giugno 2023
I consiglieri comunali
F.to Gazia Sandro
F.to Liotta Linda
F.to Scafidi Felice
F.to Truglio Giuseppe
F.to Renato Carlo Mangano