Il Sindaco di Taormina Cateno De Luca, ha riscostruito la vicenda riguardante la gestione e gli incassi del teatro antico di Taormina.
Il Comune di Taormina ha dichiarato De Luca non ha alcuna disponibilità del teatro antico, nel senso che non dispone del diritto a organizzare qualcosa all’interno del teatro, perchè il teatro antico è di proprietà dell’Assessorato Regionale Beni Culturali, che lo gestisce tramite il parco archeologico Naxos -Taormina, che a sua volta però per poter fare la propria programmazione deve affidarsi alla Commissione interdipartimentale del turismo e dei beni culturali.
E’ la Commissione che assegna l’utilizzo del teatro agli impresari e che cambia la propria programmazione in base alle richieste degli impresari, quindi secondo De Luca “il teatro antico è nelle mani degli impresari”.
De Luca ha continuato nel dire che fino al 2016 era in vigore una legge che prevedeva che il 30% degli incassi per la vendita dei biglietti di ingresso, veniva introitato dai Comuni e quindi anche dal Comune di Taormina,
Dal 2016 in poi la la legge è stata modificata e quindi non vengono più date queste risorse ai Comuni.
Il Comune di Taormina aveva una previsione di entrata fino al 2015 di € 850.000,00, ma con un’operazione definita da De Luca “affaristico clientelare” è stata data alla società Aditus, la gestione del teatro antico e il 30% dello sbigliettamento è passato dai Comuni a una società privata, quindi secondo De Luca la società Adidus incassa adesso dai due milioni e mezzo ai tre milioni di euro l’anno, per garantire servizi di base che potrebbero essere garantiti anche dal Comune di Taormina.
L’Assessore Regionale Scarpinato ha proposto 1.000,00 euro a sera, per ogni evento, per il comune di Taormina.
Questa somma è stata definita da De Luca “un elemosina” che ha chiesto invece € 1.544.0000,00 l’anno, per garantire l’ordine pubblico, la viabilità, il decoro e la raccolta dei rifiuti.
De Luca ha chiesto inoltre che le serate al teatro antico vengano suddivise in parti uguali fra i tre Enti e cioè 1/3 al parco archeologico, 1/3 alla Regione e 1/3 al Comune di Taormina, che potrà organizzare così le sue serate senza dover chiedere il permesso a nessuno.
La proposta di De Luca non è stata ancora accettata e pertanto il Sindaco di Taormina ha preannunciato che farà un’ordinanza che impedirà di passare nel territorio taorminese, chiedendo di non dare più soldi “all’Aditus di turno”.
Con i soldi risparmiati il Comune di Taormina garantirà l’apertura serale del teatro antico, con una gestione in house del servizio.
La stessa società Aditus ha dichiarato De Luca, gestisce il teatro antico, pur avendo il contratto già scaduto da sei mesi e quindi secondo il Sindaco di Taormina, continua a gestire abusivamente il servizio con la “prorogazio” che è stata predisposta “con un colpo di penna”.
De Luca poi si è soffermato inoltre sulla gestione del Palacongressi affermando che Aditus è la società che ha vinto la gara anche del Palacongressi.
La gara non poteva per De Luca essere espletata in quanto, secondo quello che hanno scritto gli uffici, il bene non aveva la vulnerabilità sismica, necessaria a garantire, l’agibilità complessiva dell’immobile.
Per questo motivo è stata predisposta, con determina del Segretario Generale Giuseppe Bartorilla , la revoca dell’affidamento della gestione del palacongressi e la società Aditus pertanto, dovrà consegnare le chiavi della struttura.
Per finire De Luca ha dichiarato che andrà allo scontro anche con TaoArte, se non sarà accettata dal Consiglio d’Amministrazione che è stato rinviato a giovedì pomeriggio, la sua proposta di modifica statutaria, (attualmente il CdA è composto da 5 membri di cui 3 della Regione e due del Comune) con l’estensione a 7 componenti ( 4 per il Comune e 3 per la Regione), il Comune di Taormina farà una propria fondazione e uscirà da TaoArte.