Cateno De Luca ha preannunciato la sua presenza alla prossima seduta del Parlamento siciliano che sarà presumibilmente giorno 28 giugno, per far approvare il suo emendamento riguardante i siti archeologici gestiti dagli Enti parco, che prevede delle somme a favore dei Comuni in cui ricade il bene, pari al 10 per cento delle entrate sullo sbigliettamento, nell’emendamento inoltre è stato previsto che il 20 per cento degli introiti sui grandi eventi gestito dai privati, dovrà essere diviso equamente fra l’Ente parco e il Comune.

De Luca non è d’accordo sull’emendamento presentato a suo volta dal Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che prevede che “al fine di garantire le attività aggiuntive per potenziare i servizi di viabilità, di sicurezza, di decoro urbano di raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti, i legali rappresentanti dei parchi archeologici dotati di autonomia economico finanziaria e gestionale (che sono 14 in Sicilia), ….. sono autorizzati a stipulare con i sindaci dei comuni nel cui territorio ricadono i relativi luoghi culturali, apposite convenzioni che possono prevedere oneri fino a un massimo del 10 per cento dei proventi netti derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso e comunque per un importo non superiore a 400.000 euro annui”.

Questo emendamento secondo De Luca non è accettabile perchè nell’emendamento di Schifani è scritto il termine”possono” e non “devono”, ed è quindi soggetto a discrezionalità.

Se fosse approvato così, ogni Comune avrà una percentuale diversa che potrà variare dall’ 1 al 10 per cento e che sarà stabilita secondo De Luca discrezionalmente, senza nessun criterio obiettivo.

Anche la parola inserita nell’emendamento “proventi netti”, secondo De Luca non va bene, in quanto nel rendiconto che sarà predisposto nell’anno successivo, si dovrà togliere il lordo e quindi vi sarà un minor introito da versare ai Comuni a vantaggio di società private che attualmente hanno in gestione il servizio dello sbigliettamento.

De Luca pertanto chiederà al Presidente dell’ARS, di trattare il suo emendamento, sarà l’aula che si determinerà in merito, nel senso che dovrà scegliere quale approvare.

De Luca ha dichiarato che se non sarà approvato il suo emendamento, emetterà un’ordinanza sindacale nella qualità di Sindaco di Taormina, che disporrà di non far più svolgere i grandi eventi, perchè il Comune di Taormina non è in condizione di sopportare la presenza dei grandi eventi con soli 4 vigili urbani e neanche sarà in grado di garantire senza risorse finanziarie aggiuntive, il decoro urbano cittadino.

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